Non è più piantonato in ospedale Giovanni Petrini, l’87enne marito della vittima di Capodarco. L’uomo, ricoverato in stato di choc subito dopo il ritrovamento del corpo di Giuseppina Traini, presenta anche delle ferite alle braccia, probabilmente autoinferte e non è ancora stato sentito dagli inquirenti proprio a causa della suo stato di salute.
Non essendoci né il pericolo di fuga, né quello di inquinamento delle prove, la sorveglianza disposta in un primo momento è stata revocata. Sono tanti i quesiti che aspettano una risposta in questa tragica vicenda in cui, nella serata di sabato scorso, interno alle 21, uno dei figli della coppia, a cui i genitori non rispondevano, si è recato nell’abitazione di Via Fontana a Capodarco ed ha fatto la macabra scoperta della madre sul letto, nel sangue, ormai priva di vita.
Sarà proprio il corpo dell’anziana, che presentava ferite d’arma da taglio al collo ed all’addome, a fornire alla Squadra Mobile della Questura di Fermo, coordinata da sostituto procuratore Francesca Perlini, molte delle risposte sull’accaduto. L’esame autoptico previsto per le ore 12 presso il Murri, verrà eseguito dalla dottoressa Romanelli, direttore dell’Uoc di Medicina Legale dell’ospedale di Fermo.