È il giorno dell’autopsia sul corpicino del bimbo di 18 mesi travolto e ucciso da uno scuolabus due giorni fa a Sant’Elpidio A Mare.
L’esame farà chiarezza sulla dinamica di questa terribile vicenda che il sindaco, Alessio Pignotti, accorso in Via Pisanelli nell’immediata, ha definito una tragica fatalità.
Intanto però, come da prassi, la Procura della Repubblica di Fermo ha aperto un fascicolo a carico dell’autista del pulmino, il reato ipotizzato è quello di omicidio stradale. L’uomo, un dipendente di lungo corso della Steat, si trovava lunedì mattina, intorno alle 8.30, ad effettuare il servizio di trasporto scolastico a Sant’ Elpidio A Mare in sostituzione di un collega.
L’indagato, che è assistito dall’avvocato Francesco De Minicis, esclude che l’impatto sia avvenuto in retromarcia, manovra che non aveva ragione di fare ripartendo dalla fermata in una strada a senso unico e resta profondamente provato dall’incidente. Fin dal primo momento, ha sempre dichiarato di non aver potuto far nulla per evitare il tragico impatto e di aver visto solo pochi metri più avanti quel corpo a terra. Secondo la ricostruzione più plausibile il bambino sarebbe finito sotto le ruote del mezzo quando è ripartito, uscendo dal cancelletto della sua abitazione per raggiungere la mamma e la sorellina dall’altro lato della strada.
Dopo l’ispezione cadaverica effettuata nel pomeriggio di ieri, con l’esame autoptico si cercheranno le risposte a tutti i dubbi e, per l’indagato, sarà il dottor Mentini, perito di parte, a seguire la ricognizione presso l’obitorio dell’ospedale Murri di Fermo.
A Sant’Elpidio A Mare il sindaco sta decidendo se proclamare il lutto cittadino in occasione dei funerali del piccolo che si svolgeranno nei prossimi giorni, appena la Procura darà il nullaosta e si sta organizzando una fiaccolata di solidarietà nei confronti della famiglia della vittima, devastata dal dolore.