SANT’ELPIDIO A MARE – Morto per schiacciamento. Non lascia troppi dubbi il primo risultato dell’esame autoptico effettuato sul corpicino del bimbo di 18 mesi investito dallo scuolabus a Casette d’Ete. Anche se il medico legale Alessia Romanelli, incaricato dalla Procura di Fermo, avrà due mesi di tempo per depositare le sue conclusioni.
Queste verranno poi comparate ad una perizia cinematica per la ricostruzione dell’incidente: tutti approfondimenti utili a delineare istante per istante i movimenti compiuti dalla vittima, che avrebbe aperto il cancelletto esterno all’abitazione, per poi attraversare la strada e gattonare sotto il pulmino giallo a bordo del quale era appena salita la sorellina accompagnata dalla mamma.
Prematuro giungere alle conclusioni secondo l’avvocato Francesco De Minicis, che assiste l’autista del pulmino della Steat, formalmente indagato per omicidio stradale. Il 57enne di Sant’Elpidio a Mare è sconvolto, per l’accaduto, così come l’intera comunità che per domani ha organizzato una veglia di preghiera nella chiesa del santissimo Redentore in attesa dei funerali.
La parrocchia, in accordo con la famiglia del piccolo Jaghanur, si riunirà in chiesa venerdì sera alle ore 21. Una sorta di via crucis al dolore di questa famiglia indiana che sta vivendo un calvario.
In giornata i genitori potranno infatti rivedere il piccolo all’obitorio del Murri, in attesa del nulla osta per lo svolgimento delle esequie, con rito indù al tempio Sikh, nella zona industriale di Porto Sant’Elpidio.
Per sabato pomeriggio, invece, il Comune di Sant’Elpidio a Mare, in collaborazione con la scuola frequentata dai figli della famiglia Singh, hanno organizzato una sorta di fiaccolata, con partenza dal parco giochi di via Nenni, si camminerà insieme verso via Pisanello, tutti con un palloncino bianco in mano, per fermarsi poi davanti all’abitazione dove chi vorrà potrà lasciare un pensiero o un’offerta.