All’interno del carcere di Castrogno a Teramo nella giornata del 9 marzo e del 10 si sono verificati tre fatti gravi denunciati dai sindacati. Due giorni fa il primo. Un detenuto di origini italiane ha tentato di sequestrare un agente di polizia penitenziaria, tentativo che si è riusciti a sventare grazie all’allarme lanciato prontamente riuscendo così a chiudere il detenuto dietro il cancello di sbarramento. Nel secondo, avvenuto il giorno successivo, che ha visto protagonista lo stesso detenuto, un ispettore è stato aggredito con una testata. La persona aggredita ha poi ricevuto dal medico dell’istituto le cure del caso.
Sempre nello stesso giorno, durante un’operazione di servizio della Polizia Penitenziaria, sono stati rinvenuti due telefoni cellulari e psicofarmaci ad un detenuto extracomunitario che probabilmente stava accumulando per trafficarli all’interno dell’istituto.
Il detenuto, dopo il sequestro del materiale in suo possesso, a distanza di qualche ora, ha chiesto di parlare con la psicologa e, prima di effettuare il colloquio, l’uomo è stato controllato e trovato in possesso di due lamette e altri farmaci, con la minaccia di ingerirli. Bloccato dagli uomini in servizio.
Per questo le segreterie sindacali regionali di polizia penitenziaria hanno denunciato le tante criticità più volte. Per chiedere maggiori tutele prima di un peggioramento delle condizioni di lavoro, il personale dei carceri abruzzesi è pronto a scendere in piazza.