ASCOLI PICENO – Un tempo, il secondo a Cagliari, per sbriciolare certezze costruite con fatica nell’ultimo mese. Se la precedente sconfitta interna contro il Bari non aveva scalfito il percorso intrapreso dai bianconeri con Roberto Breda, il tracollo in Sardegna rischia di lasciare tracce più profonde. Quattro gol l’Ascoli non li beccava dal dicembre 2021, con la Cremonese al Del Duca. Adesso Breda ne aveva subìto uno appena nelle precedenti 5 gare della sua gestione.
Contro la bestia nera Lapadula, all’ottava rete nelle 10 gare da avversario dell’Ascoli, i suoi dopo un gran bel primo tempo hanno mollato. Lo ha sottolineato lo stesso allenatore trevigiano nel dopo partita, con l’attaccante Francesco Forte, inutile il suo secondo gol in maglia bianconera, ad aggiungere pure del peccato di presunzione della squadra.
Ecco, l’Ascoli dovrà resettare in fretta la notte della Unipol Domus. Dopo la domenica di riposo domani comincerà a preparare il doppio turno casalingo: il Venezia sabato e il Brescia il 1° aprile, dopo la sosta prevista a fine marzo. Una doppia sfida alla portata, contro formazioni che si sono sfidate nell’ultimo turno (1-1) e in lotta per la sopravvivenza.
Dai prossimi 180 minuti l’Ascoli potrebbe riscrivere il finale di campionato. Al momento, dopo i posticipi vinti oggi da Cosenza e Genoa, rispettivamente contro Spal e Ternana, Dionisi e compagni si trovano nel mezzo. A distanza di sicurezza – ma non troppo – dai playout (+6), e in tal senso occhio a tenere sotto proprio i lagunari, ma pure staccati dai playoff (-5). Tornerà disponibile, dopo la squalifica, il terzino Falasco.
Mister Breda, che in Sardegna ha festeggiato nel peggiore dei modi le 300 panchine tra i cadetti, deve provare a far ripartire l’Ascoli. Cancellando le due sconfitte consecutive contro Bari e Cagliari.
Foto Ascoli Calcio