Dopo anni di attesa finisce con un nulla di fatto, almeno per ora, l’attivazione dei tornelli alla stazione ferroviaria di Porto d’Ascoli dove era stato realizzato un impianto di sicurezza per consentire l’accesso solo a chi munito di biglietto. Il progetto è stato rivalutato nel tempo tanto che Rfi ne limiterà l’utilizzo solo a stazioni medio grandi.
IL PIANO
Il piano attivato nel 2017 riguardava inizialmente ventinove stazioni in Italia. Nelle Marche sono stati coinvolti in quella progettazione gli scali di Porto Recanati e di Porto d’Ascoli. Ad aggiudicarsi l’appalto in Riviera fu il Consorzio Stabile Infratech di Napoli, per un valore di trecento mila euro, oltre agli oneri sicurezza di oltre trentamila euro. I lavori sono partiti nell’ottobre del 2018. Si puntava a consegnare una stazione più sicura tra il 2019 e il 2020. Qualche ritardo c’è stato ma l’opera alla fine è stata ultimata. Con la pandemia l’ulteriore attesa per l’inaugurazione che i passeggeri inizialmente attribuivano al Covid. Terminata l’emergenza sanitaria, le cose non sono cambiate, infatti l’impianto nuovo di zecca, non è stato attivato.
IL DECORO
Sul fronte del decoro Rfi è intervenuta in modo incisivo e i risultati sono ben visibili. Gli spazi della stazione di Porto d’Ascoli sono migliorati: la sala di attesa è stata dotata di nuovi monitor e arredi, gli ambienti risultano più puliti rispetto al passato.