ASCOLI PICENO – È stata inaugurato stamattina, nella sede di Ascoli Piceno del corso di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche, il laboratorio di Micro e Macroscopia realizzato con il contributo del Rotary Club di Ascoli. Presenti per l’occasione il rettore Gian Luca Gregori, il direttore del D3A Davide Neri, il direttore dell’Azienda Agraria Nunzio Isidoro e Alberto Forlini presidente del Rotary Club di Ascoli. Sono in corso di allestimento i laboratori per la ricerca e la didattica nei settori dell’agricoltura di precisione, agroecologia, vivaismo e verde urbano, filiere di produzione e certificazione e biotecnologie.
“Abbiamo iniziato un po’ in sordina un anno fa ma già oggi sono visibili le tante cose che sono state fatte, come il laboratorio per la ricerca grazie al Rotary di Ascoli, segnale forte di integrazione territoriale. Già cominciare ad avere una targa universitaria con scritto Facoltà di Agraria posso assicurare che è fonte di grande orgoglio e soddisfazione” ha detto il rettore Gregori, tenendo a sottolineare che “non si tratta assolutamente di una sede distaccata; è una sede della Politecnica delle Marche ad Ascoli, in presenza. E, teniamo conto che nelle Marche c’è un’unica Università di Agraria: questa è una delle sedi e la sua collocazione ad Ascoli è fisiologica e naturale”.
Il corso di laurea Sistemi Agricoli Innovativi (SAI) è stato istituito nell’anno accademico 2021-2022. Nel periodo dal 10 marzo al 28 aprile 2022 è stato realizzato un ciclo di 16 seminari, ad integrazione dell’offerta formativa, aperti alla cittadinanza. Il corso di laurea in Sistemi Agricoli Innovativi (SAI) mira a formare laureati che, grazie a una preparazione interdisciplinare, siano in grado di gestire la complessità delle attività agricole con un approccio orientato a processi produttivi innovativi e sostenibili.
L’obiettivo del percorso formativo è quello di fornire le conoscenze e le competenze necessarie per favorire la creazione di un contesto innovativo di tipo aperto (open innovation), in grado di permeare le filiere agricole e vivaistiche e di costituire il presupposto per la diffusione di innovazioni adattate alle esigenze del territorio e degli operatori.
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