Durante il mese di marzo, ad Atri e Torricella Sicura ci sono stati diversi atti a danni di animali.
In particolare a Torricella Sicura è stato impiccato dal proprietario un cane. Ad Atri, invece, è stato rinvenuto un gatto ferito alla testa da un dardo scoccato da un arco o una balestra.
Entrambe le circostanze hanno condotto i Carabinieri Forestali delle locali Stazioni ad informare la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo per i reati di uccisione e lesioni ad animale.
Il cane, un pastore maremmano, sembrerebbe aver dato fastidio ad alcuni passanti che si sarebbero lamentati con il proprietario. L’uomo per eliminare il problema avrebbe deciso di compiere il terribile gesto.
Il gatto, di una colonia felina accudita da un residente, è stato oggetto di tiro al bersaglio: un dardo, di circa 41 cm di lunghezza, scoccato da un arco o più verosimilmente da una balestra, ha colpito l’animale nella parte superiore sinistra della testa, alla base dell’orecchio, causandogli gravi sofferenze.
Una residente ha segnalato il fatto e si è presa cura del povero animale trasportandolo presso la Clinica Veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo. Nella struttura è stata diagnosticata una ferita che passava da parte a parte. Il gatto ora fortunatamente versa in condizioni migliori e tra non molto potrà ritornare alla colonia felina di provenienza.
Su entrambe gli episodi stanno facendo luce i Carabinieri Forestali, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo.
Per l’episodio che ha coinvolto il povero cane, una persona è già stata iscritta nel registro degli indagati, mentre per il gatto i Carabinieri Forestali stanno effettuando indagini, anche sulla provenienza del dardo sequestrato, al fine di risalire al colpevole.
Il maltrattamento di animali, la loro uccisione, l’abbandono e la detenzione incompatibile con le loro caratteristiche etologiche sono comportamenti che nascono e si evolvono con l’uomo, vietati e severamente puniti dal nostro Codice Penale.