Samb, Manoni: “Serve un conforto per questo gruppo. L’annunciato sciopero fu un errore”

MANOLO MANONI interrompe il silenzio stampa che durava dalla partita interna contro il Porto d’Ascoli. Speriamo che nella Pasqua Gesù ci porti un po’ di serenità nel cuore. Nelle ultime settimane siamo stati in silenzio per concentrarci sul nostro obiettivo che è la salvezza della Samb almeno sul campo. Come gruppo faccio un grande elogio a tutti i ragazzi, a tutti i dipendenti, al nostro team manager, allo staff tecnico e medico che tutti i giorni stanno lì con dedizione nonostante la drammaticità della stagione.

Le aspettative iniziali erano tutt’altre e le vicissitudine hanno portato a questo scollamento dei tifosi, la stagione è anche tragica per certi aspetti.

Oggi per noi è stata una partita difficile, per le tante assenze, qualcuno non era in condizione ma c’è chi non s’è risparmiato in settimana, parlo di Angiulli, Favo, Cardella.

Per quanto mi riguarda le “cazzate” si fanno, Cardella fino a ieri stava in piedi per miracolo, poi ci può stare l’errore. E’ stato preso a calci per tutta la partita e non gli è mai stato fischiato un fallo a favore.

Lulli e Torromino? Non prendiamoci in giro. Sappiamo quali sono stati i fatti, non continuiamo a riprendere discorsi che al momento non hanno valore. Quello che conta è il gruppo, per portare a casa un obiettivo importantissimo, la salvezza sul campo. Chi non scende in campo, sappiamo per quale motivo, inutile riparlarci ancora.

L’Aic? Gli errori ne sono stati fatti tanti, forse ci sono stati consigli sbagliati, ma noi andiamo avanti. Noi mettiamo anima e corpo per centrare la salvezza. Io vivo quotidianamente e so quello che stanno dando tutti dal primo all’ultimo, fino al magazziniere.

Renzi? Non lo sento dalla partita dopo il Roma City, quindi da qualche settimana. Non so se viene in tribuna, poi lo leggo da voi.

La situazione dei rimborsi non è cambiata per niente, il gruppo però adesso vuole portare a casa un obiettivo straimportante, so che fa strano parlare di Samb e salvezza, ma è così. Il cammino è ancora lungo, le partite sono di meno. La sconfitta di oggi fa masticare amaro, l’avevamo ripresa.

L’assenza dei tifosi e la situazione generale non ci aiuta. Quello che mi fa piacere dire, nonostante l’amarezza che ho, perché questo gruppo credo meriterebbe conforto, perché io vivo con loro giorno per giorno, e non sentire mai una parola di solidarietà nei confronti di calciatori che non vengono pagati e sta cercando di portare a casa un obiettivo.

Renzi è venuto negli spogliatoi contro il Porto d’Ascoli, è venuto per un minuto a ringraziarci che eravamo scesi in campo, ma non serviva perché noi saremmo scesi in campo comunque perché siamo dei professionisti, poi ci sono delle regole, dei regolamenti che ci impediscono di non giocare.

Nei Dilettanti non esiste sciopero e le società possono pagare fino al 30 giugno. Sicuramente è stata una mossa sbagliata ma da lì a colpevolizzare un intero gruppo che cerca in tutti i modi di raggiungere il proprio obiettivo tutt’altro che facile perché ci sono ripercussioni che si sentono su quello che accade, ripeto, mi porta un po’ di amarezza ma continueremo a dare tutto noi stessi.

Oggi parlo perché volevo fare gli auguri di buona Pasqua. Angiulli aveva problemi alla caviglia e dopo 20 minuti non ce l’ha fatta, Alboni infortunato, Favo stringe i denti, tanti giocatori hanno problemi.