ANCONA – Decisione congelata fino a martedì, ma l’intenzione dell’Ancona è quella di esonerare Gianluca Colavitto.
Se non è successo ieri, dopo un duro consiglio d’amministrazione tra le varie anime societarie, dal presidente Tony Tiong in giù, amministratore delegato Roberto Ripa e direttore generale Roberta Nocelli inclusi, è perché non c’è identità di vedute. O meglio: sarebbe soprattutto il direttore sportivo Francesco Micciola a non essere convinto di silurare Colavitto, a due giornate dalla conclusione della stagione regolare.
Per la panchina sono già circolati i nomi dell’ex Marco Alessandrini, dell’ex Siena Massimiliano Maddaloni e, soprattutto, dell’ex centrocampista della Fiorentina Marco Donadel, in panchina nelle giovanili Viola e vice allo Spartak Mosca. Sarebbe lui il profilo in pole per il dopo Colavitto.
Dopo Pasqua si vedrà. Qualora però venisse confermato l’orientamento di chiudere con Colavitto (7 punti in 10 gare, dal quarto al settimo posto), potrebbe dire addio ad Ancona pure Micciola. Non è escluso che sia lo stesso dirigente biancorosso, legatissimo al tecnico campano, col quale ha condiviso le esperienze Matelica, Ancona Matelica e US Ancona adesso, a fare un passo indietro.
Foto Micciola US Ancona