PESCARA – “Una culla per la vita”: è attiva dal 12 giugno 2013, all’Ospedale di Pescara, per accogliere i neonati abbandonati. E’ stata donata e recentemente ristrutturata dall’Associazione “Soroptimist International”.
La culla, si legge nella nota della Asl, vuole essere ancora oggi uno strumento di aiuto per quelle donne che arrivano a fare una scelta estrema e dolorosa, lasciando il neonato in un luogo caldo e sicuro, e in anonimato.
La culla è collocata in via Renato Paolini 47, al piano terra della Palazzina rossa, in un’area facilmente accessibile, tale da garantire la massima riservatezza. Nell’area di accesso non ci sono videocamere, la porta può essere aperta con una semplice pressione che, tramite dei sensori, allerta semplicemente la vigilanza dell’ingresso nel locale. Attraverso un pulsante si apre la finestra dell’ambiente protetto in cui è installata la culla; una volta collocato il neonato, la porta della culla si richiude dopo pochi secondi e non può più essere riaperta fino alla presa in carico del bambino da parte del personale sanitario. Il piccolo viene poi accolto in Neonatologia e accudito, sia dal personale sanitario che dalle volontarie dell’Abbraccio dei prematuri per le coccole, informando subito il Servizio Sociale Ospedaliero per la presa in carico del piccolo.
Susanna Di Valerio, Direttore della UOC Terapia Intensiva Neonatale, Neonatologia e Nido, è grata per la presenza nella Città di Pescara della “culla per la vita dei neonati.
La normativa vigente prevede, in riferimento alle gestanti, il diritto, senza vincoli di residenza e nazionalità, comprese quindi le donne migranti o che sono in Italia clandestinamente, di partorire in anonimato (dpr 396/2000 art.20, comma2), ossia senza riconoscere il neonato. Il percorso del parto in anonimato consente di garantire il diritto alla salute sia della donna che del nascituro.
Da inizio 2016 al dicembre 2022 nel Presidio Ospedaliero di Pescara si sono verificati 9 parti di donne che non hanno acconsentito ad essere nominate al momento della nascita del figlio.
In tale situazioni in assoluta protezione della donna, alle volte presa in carico ancora durante la gestazione e, tutela del bambino, gli Assistenti Sociali del Servizio Sociale Ospedaliero della Asl di Pescara hanno avviato interventi di protezione e tutela tramite le Autorità Giudiziarie competenti.
“Si spera che tale comunicazione possa raggiungere tutta la popolazione e che tale diffusione possa permettere a genitori in difficoltà di non abbandonare mai un neonato in luoghi non idonei, ma di garantire la sopravvivenza al piccolo proprio attraverso la “culla per la vita dei neonati” oppure attraverso il parto in anonimato”, continua la nota.
Per approfondimenti è possibile contattare i seguenti riferimenti 085.4252644 – 331.6868202 email: [email protected].