Stato di emergenza, Mancinelli: “Bene, ma servono i benefit degli altri terremotati”

ANCONA – Ok i primi fondi, ma da soli non saranno sufficienti: il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli riporta tutti con i piedi per terra dopo la notizia del via libera del consiglio dei ministri allo stato d’emergenza per i terremotati di novembre scorso nel territorio di Ancona, Fano e Pesaro. “I 4 milioni di euro potranno essere un buon inizio ma poi bisognerà implementare gli aiuti per le ristrutturazioni delle case lesionate.
È stato dichiarato lo stato di emergenza per il terremoto del novembre scorso. Bene, lo chiedevamo con forza e lo attendevamo da tempo. Come Comune di Ancona abbiamo spinto il più possibile, presidiato e sollecitato in ogni contesto, incontrato e coinvolto le famiglie- dichiara-.
Questo è il primo passo, fondamentale certo, ma solo il primo passo.
Ora non si perda ulteriore tempo: Governo e Parlamento prevedano i soldi necessari al ripristino delle abitazioni private e degli edifici pubblici danneggiati (come è avvenuto per Ischia) ed indichino con certezza alle oltre 300 famiglie di Ancona interessate quale sarà il contributo dello Stato e quali saranno le condizioni per accedervi”. 
Pensa il primo cittadino ad un modello simile a quello utilizzato per il terremoto di Ischia in favore delle popolazioni colpite da eventi eccezionali. Intanto i terremotati di Ancona hanno tirato un sospiro di sollievo dopo essere stati inquadrati perlomeno in un contesto di bisogno. “Ora – dicono – si agisca in fretta.
Questi soldi serviranno soprattutto per coprire la spesa dei Cas, i contributi di autonoma sistemazione che garantirà a tutti gli sfollati di ricevere un aiuto economico in attesa della ristrutturazione delle loro case”.