“Quella di oggi è una giornata storica”, ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio. “Ci voleva coraggio e lo abbiamo avuto per respingere anche le intimidazioni che nei decenni scorsi ci sono sempre state nei confronti di chi ha fatto gli sgomberi, di chi ha cercato di far rispettare la legge, di chi cercava di imporre anche qui una convivenza civile basata sul rispetto delle norme. Noi abbiamo affrontato di petto questa situazione, non abbiamo chiuso gli occhi, abbiamo scelto la soluzione più radicale, che è quella dell’abbattimento di una tipologia edilizia, figlia di una tipologia collettivista condannata dalla storia e che ha prodotto nelle periferie urbane soltanto danni. Nascerà un nuovo complesso ispirato ai principi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica e di un diverso vivere civile”, ha concluso Marsilio.
120 giorni, per un importo di 1 milione 214 mila euro, per completare l’intera demolizione, del Ferro di Cavallo, il complesso di case Ater, di colore giallo, da tempo ormai tempio della droga. Pochi giorni fa l’arresto di venti persone per associazione mafiosa. Operavano dal carcere di San Donato e proprio qui, dove presto verranno costruiti 56 nuovi alloggi, che dovrebbero restituire un po’ di bellezza in un quartiere, da troppo tempo abbandonato.
Per il Presidente Marco Marsilio e il Sindaco Carlo Masci oggi è una giornata storica per la città.
“L’operazione cardine è proprio l’abbattimento del Ferro di Cavallo. In questo immobile di 120 appartamenti vivevano 78 famiglie che avevano diritto e che vivevano prigioniere dei delinquenti, che occupavano abusivamente altri alloggi, circa una trentina. Noi abbiamo risistemato le 78 famiglie che avevano diritto in altre abitazioni ristrutturate dall’Ater e abbiamo mandato via gli abusivi. Oggi questo edificio è vuoto e l’impresa ha cominciato a lavorare per la sua demolizione. 120 giorni e non vedremo più nulla”, ha spiegato il Sindaco Carlo Masci.
Si parte con lo svuotamento degli immobili, poi arriveranno i macchinari per l’abbattimento dei palazzi.
Servono però servizi e nuove prospettive per evitare che i problemi vengano solo offuscati e spostati.