SENIGALLIA – Michele Baron era un giovane e talentuoso aspirante chef, che aveva il sogno di aprire un ristorante chiamandolo “Falso Pepe” perché amava i chicchi di pepe rosa, del suo caro albero in Puglia.

Per lui, con grande emozione e commozione è stato organizzato all’istituto Alberghiero di Senigallia il primo Concorso Enogastronomico “Michele Baron Piccolo Mozart della Cucina”.

IDA FARNELLI mamma di Michele Baron

“Michele da lassù starà sicuramente sorridendo, come ha sempre fatto e ci guarderà. Ho tanti ricordi su mio figlio, ma quello che maggiormente emerge è la sua gentilezza, oltre ai suoi gesti affettuosi e quotidiani”

Un appuntamento a livello nazionale nel ricordo e nell’esempio di Michele, per il quale è stato stabilito che i piatti a base di carne/pesce o vegetale debbono utilizzare come ingrediente complementare  obbligatorio proprio il pepe rosa.

ANDREA BARON papà di Michele Baron

“Finalmente realizziamo un sogno, quello di fare continuare a vivere Michele, qui con tanti giovani ragazzi, ambiziosi come lui, amanti della cucina, che sperimentano, che credono e che sognano”.

A selezionare le ricette e presiedere la giuria, il pluristellato chef senigalliese Mauro Uliassi, amico della famiglia del piccolo mozart della cucina.

MAURO ULIASSI chef pluristellato

“Michele era un bimbetto che ti insegnava il significato ed il valore della vita, perché lui nonostante avesse questi grandi impedimenti e si fosse ammalato in giovanissima età, coltivava il sogno di diventare un grande chef ed aveva anche pianificato il nome del ristorante che voleva aprire”.

Il concorso garantirà una borsa di studio  di tremila euro comprensivo di alloggio e darà l’opportunità ad un giovane e futuro chef di fare esperienza per un mese nella cucina di Mauro Uliassi a Senigallia, che ha seguito Michele nel suo amore per questo lavoro, apprezzandone la creatività e la forza con cui nonostante le difficolta portava avanti il suo sogno.

MAURO ULIASSI chef pluristellato

“Questo concorso è qualcosa che rimarrà per sempre in onore di Michele e della famiglia Baron alla quale sono fortemente legato in modo veramente intenso”.

Un Concorso che ha permesso di far emergere la creatività e la dinamicità degli allievi del quarto e quinto anno di diversi Istituti professionali alberghieri presenti.