CANTIANO – A poco più di sette mesi dall’alluvione che ha colpito il nord delle Marche, piazza Luceoli, il cuore di Cantiano, profondamente ferita dall’inondazione dello scorso 15 settembre, cerca di rialzarsi. La riapertura della farmacia, il ritorno della Turba, la sacra processione del venerdì santo, altre attività che a breve riapriranno i battenti, vedi i due bar centrali. E uno spazio sfitto che ora ospita uno showroom di prodotti locali. “Cerchiamo di ripartire, ma è dura. Siamo rimasti chiusi dal giorno dopo l’alluvione – dice il titolare – Cantiano non ha un bacino d’utenza ampio, qua è dura in una situazione normale, capirai ora”. Segnali di speranza e ripartenza, ma le difficoltà sono ancora enormi. E le voci del paese lo testimoniano. “Purtroppo con l’inondazione, il paese è finito. La piazza ne ha risentito tanto, diversi negozi sono ancora chiusi”. “Non ero più tornato a fare la spesa in piazza dopo l’alluvione, speriamo che su questa scia, con la riapertura dei due bar, qualcosa di nuovo succeda”.