“No Roberta, non doveva finire così”. Così, il vicepremier Matteo Salvini in un post pubblicato sui suoi canali esprime l’amarezza per la tragica fine di Roberta Fiano, la 56enne di Martinsicuro investita e uccisa martedì sera all’uscita da un locale, sul lungomare Sirena di Tortoreto. Al volante del furgone che l’ha centrata in pieno, ferendo gravemente anche l’amica, c’era Roberto Iommi, 40 anni, di Alba Adriatica, noto per essere il presidente dell’Alba Basket. L’uomo, risultato positivo all’alcol test, è stato arrestato con le accuse di omicidio stradale e guida in stato d’ebrezza. “Roberto è disperato, sotto choc – racconta il suo legale, l’avvocato Giulio Michele Lazzaro. La difesa parla di un uomo distrutto dai sensi di colpa: dalla sua casa, dove si trova agli arresti domiciliari, piange e continua a ripetere “Sono un mostro”. Dura la presa di posizione del ministro Salvini: “Uscire a festeggiare il ritorno a casa dopo una lotta sul letto di ospedale e morire in uno schianto per colpa di un criminale in stato d’ebrezza…che tragedia – scrive il leader della Lega che poi rilancia sulle proposte del Carroccio per inasprire le pene a chi guida e uccide sotto effetto di alcol e droga. Per Iommi, la conferma è arrivata con due test consecutivi eseguiti dai Carabinieri subito dopo la tragedia: nel primo caso il tasso alcolemico era di 1,20. 1,17 nel secondo. Un destino crudele, quello che non ha lasciato scampo alla povera Roberta. Martedì doveva essere per lei un giorno di festa dopo la lunga degenza in ospedale per un problema cardiaco. Era uscita la mattina stessa, poi nel pomeriggio aveva accusato un lieve malore. “Falso allarme”, aveva scritto alle amiche prima di prepararsi per festeggiare insieme ai figli la sua guarigione. Una serata in allegria, finita nel peggiore dei modi: Roberta è stata falciata mentre attraversava le strisce pedonali insieme all’amica di 51 anni. “Abbiamo sentito un boato enorme” – racconta qualche testimone. Poi, lo choc: i corpi delle due donne a terra, a distanza di metri l’uno dall’altro, la chiamata disperata al 118 e l’arrivo delle ambulanze. A nulla è servita la disperata corsa in ospedale: Roberta Fiano è morta durante il trasporto. Migliorano invece le condizioni della 51enne che era con lei: è ricoverata al Mazzini di Teramo ma se la caverà con qualche frattura e un trauma cranico. Sarà invece l’anatomopatologo Giuseppe Sciarra ad eseguire l’ispezione cadaverica sul corpo della povera Roberta, su incarico della Procura. Sotto choc il figlio della vittima, Simone, che ha visto morire la madre davanti ai suoi occhi. Una scena straziante per un destino beffardo. Troppo beffardo.