Ancona – Festa Liberazione, Mancinelli: “Preservare i valori”

ANCONA – Alla presenza di numerose autorità civili e militari è stata celebrata al Monumento dei caduti di Ancona la 78° festa nazionale della Repubblica italiana.

Un appuntamento molto sentito, per commemorare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, la fine dell’occupazione nazista, e la caduta del regime fascista.

VALERIA MANCINELLI sindaca di Ancona

“La consapevolezza del valore della ritrovata libertà e democrazia non può essere data per scontata. Deve essere sentito perché dentro la testa e dentro il cuore delle persone. Quindi il fatto che oggi qui ci siano tante persone, è una buona speranza”.

Come sempre, tanta emozione in un giorno fondamentale per la storia d’Italia, con la cerimonia di resa degli onori ai Caduti, a cura del Comando Scuole della Marina Militare.

Al termine di questo momento, il corteo e l’intera manifestazione si è spostata da piazza IV Novembre verso piazza Cavour.

TAMARA FERRETTI presidente ANPI Ancona

“E’ una giornata emozionante perché è la giornata della Liberazione di questo Paese, come c’era scritto nel primo decreto che la istituiva. Addirittura un decreto luogotenenziale del 1946 a firma ancora del Re che diceva è istituita la giornata del 25 aprile come liberazione dell’intero territorio nazionale. Ed è emozionante perché qui ci sono tutte le storie che hanno ricostruito questo Paese. E’ una giornata di unità, è una giornata che richiama l’importanza della pace e della democrazia”.

La Festa del 25 aprile, è conosciuta anche come anniversario della Resistenza, una festività dedicata anche al valore dei partigiani di ogni fronte che, a partire dal 1943, contribuirono alla liberazione del paese.

TITOBALDO ONORATI ex generale dei carabinieri

“Io ero piccolo, ma ricordo l’occupazione nazista, mi ricordo i fascisti ed i nostri soldati che hanno partecipato alla liberazione. Mi ricordo i partigiani. E vedere che dopo tanto tempo si critichi, si polemizza, si lotta e ci si diversifica in questa manifestazione che dovrebbe essere proprio quella dell’unità di tutti i cittadini italiani, fa veramente male”.