Dopo la tragica aggressione costata la vita alla dottoressa Barbara Capovani, l’Aidm – Associazione donne medico della provincia di Ascoli, presieduta dalla dottoressa Maria Valeria Speca (nella foto, ndr) ha lanciato un appello alle istituzioni per introdurre nuove regole a tutela della sicurezza degli operatori sanitari.
«Basta violenza contro gli operatori sanitari nel piangere l’ennesima vittima la Dottoressa Barbara Capovani psichiatra presso l’ospedale di Pisa, che non tornerà più a casa dai suoi figli – si legge nella nota diffusa dall’Aidm della provincia di Ascoli -.
Ci appelliamo alle istituzioni affinché istituiscano in tempi rapidissimi un tavolo per promuovere nuove regole che tutelino la sicurezza di tutti gli operatori sanitari, e soprattutto delle donne che rappresentano a tutt’oggi il 70% del personale medico e paramedico.
È urgente una revisione dell’attuale impianto legislativo, ma soprattutto è necessario invertire la rotta dopo 20 anni di tagli lineari per aumentare i posti letto nelle Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza).Basta con una politica indifferente rispetto alla diffidenza diffusa nei confronti dei medici.
Ci associamo al dolore della perdita della collega Barbara ma condividiamo con sgomento e amarezza le preoccupazioni di tutti gli operatori sanitari che svolgendo il lavoro fondamentale di assistenza e cura nel costante rapporto interattivo con i cittadini, purtroppo rischiano la loro incolumità per non essere inseriti in una doverosa rete di protezione da parte delle istituzioni.
È necessario invertire la rotta di una continua delegittimazione del ruolo e del servizio svolto dal personale sanitario.
Occorre più sicurezza per chi si prende cura della salute fisica e mentale dei cittadini.
L’ AIDM (Associazione Donne Medico)Ascoli invita le colleghe e i colleghi tutti a ricordare la Dottoressa Barbara Capuani e indossare nei prossimi giorni UN NASTRO NERO sul camice bianco, camice che significa rassicurazione, cura e aiuto.
Ciao Barbara
Un pensiero ai suoi tre figli e alla sua famiglia».