Sono le Marche la regione maglia nera nella spesa del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), che in Italia vale in totale circa 36 miliardi di euro. E’ quanto emerge da un’analisi dei dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea che coprono l’andamento delle allocazioni fino al 31 dicembre 2022 e confermano l’indicazione giunta lo scorso ottobre in base ai dati raccolti al 30 giugno scorso. Alla fine del 2022, la spesa certificata della Regione e rimborsata da Bruxelles era pari a circa 309 milioni di euro su circa 585 milioni, cioè il 53% (contro il 47% di fine giugno 2022) del fondo nel periodo di programmazione 2014-2020. Restano quindi da spendere e rendicontare entro la fine dell’anno 276 milioni di euro, per non rischiare di perdere le risorse. Tuttavia, per quanto riguarda l’assorbimento del Fondo sociale europeo – per il quale l’Italia dispone di circa 23 miliardi – le Marche hanno speso il 76%, ossia circa 219 milioni di euro, un dato che le colloca all’undicesimo posto tra le regioni italiane. Dai dati esaminati emerge inoltre che le regioni hanno speso in media il 75% (circa 25 miliardi di euro) delle risorse Ue, mentre i programmi nazionali si sono fermati al 43% (circa 13 miliardi). Restano quindi ancora quote importanti da spendere entro la fine dell’anno, termine ultimo per non perdere risorse sempre più preziose alla luce delle ristrettezze che si stanno profilando per il bilancio nazionale anche alla luce del ripristino delle regole Ue sui conti pubblici