Castellalto – In sciopero i lavoratori della Purem, i sindacati alzano la voce

Un tavolo tanto atteso quello di ieri tra la Purem la regione e i sindacati. Un tavolo che non è andato a buon fine ed è per questo che da ieri pomeriggio fino a domani mattina alle 6.00 i lavoratori dell’azienda di villa Zaccheo hanno dichiarato lo0 sciopero insieme al proseguimento del blocco degli straordinari.
Marco Boccanera, segretario FIM CISL Teramo: ”Noi chiediamo dopo il tavolo che si acceleri il prossimo tavolo che non può essere come hanno detto i tedeschi di 2/3 mesi è impossibile, i nostri lavoratori non possono rimanere nel limbo. Devo dire che la regione ha fatto il possibile regione molto meno qualcun altro. Dobbiamo pensare che comunque anche se loro ce l’hanno confermato l’azienda chiude noi dobbiamo fare di tutto per non perdere l’occupazione. Adesso come si farà a fare questo? non lo sappiamo. Adesso dobbiamo in campo diverse strategie dalla conversione da qualcuno che viene ad investire ma certo non possiamo permettere che questi tedeschi vengano qua e ci dicano che nel 2024 chiudono l’azienda e mettono sulla strada 100 persone”.

Natascia Innamorati, segretaria FIOM CGIL Teramo:” Ecco il tavolo è stato un tavolo assolutamente insoddisfacente perché almeno pensavamo che sembrano esserci delle mie possibilità future invece i tedeschi ci hanno detto chiaramente che nel 2025 non c’è visibilità e adesso qui c’è una forte preoccupazione per tutti e 100 i lavoratori che non ci dimentichiamo sono circa 50 lavoratori assunti e gli altri interinali quindi di fatto con un piede fuori alla porta. La preoccupazione è proprio qui l’età media è molto bassa, sono lavoratori che hanno acquisito un’alta professionalità, sono lavoratori che tentano di crearsi legittimamente un futuro, sono lavoratori che qui hanno dato tutta la loro professionalità e il loro impegno i numeri di questa azienda lo dimostrano oggi sentono particolarmente delusi per com’è andata anche per le modalità non solo cose di merito perché la comunicazione arrivata attraverso una mail nessuno è venuto qui a metterci la faccia e a raccontare quello che sarà la fine di questa azienda noi lavorando affinché questi lavoratori possano continuare a lavorare ed ad avere un futuro in provincia di Teramo”
Mercoledì 10 i lavoratori scenderanno in campo per la marcia del tubo.