“Qualcuno ci prova, ma è sicuro che non ci riesce. La Camera di Commercio di Pescara ha iniziato la sua attività con la costituzione della Provincia di Pescara e ha avuto l’onore, il piacere, la considerazione del Presidente della Repubblica, che venne a inaugurare la Borsa Merci. Tra l’altro è una bella sede, ristrutturata, riqualificata. Poi il Palacongressi. È un gioiello di architettura, fatto in un mese, in occasione dei Giochi del Mediterraneo 2009”. Non si può cancellare un pezzo di storia, dice Ezio Ardizzi, già presidente della Camera di Commercio di Pescara, lanciando, assieme all’ex vicepresidente Vittorio Di Carlo, un forte appello, affinché la sede storica di Via Conte Di Ruvo, venga mantenuta.
Nei giorni scorsi anche i consiglieri comunali del centrosinistra e il consigliere regionale dem Antonio Blasioli hanno acceso i riflettori sul rischio di perdere il Pala Becci e la sede pescarese dell’Ente, mostrando la delibera sul piano di razionalizzazione, approvata dalla Giunta Camerale. Nella delibera vengono indicate tre ipotesi, ma gli attuali amministratori puntano sulla seconda, che prevede l’utilizzo di parte del complesso del Foro Boario di Chieti, che comunque, fanno sapere gli ex componenti, andrebbe reso agibile.
“È un accorato appello soprattutto affinché una Giunta Camerale, sostanzialmente scaduta, non metta in campo dei provvedimenti che pregiudichino il futuro della nostra realtà. Lasciassero tempo e spazio ai nuovi amministratori di poter decidere cosa fare. Inoltre, mentre si discute della Nuova Pescara, non si può pensare di chiudere la sede della Camera di Commercio, a Pescara”, ha affermato il vicepresidente Vittorio Di Carlo.