E’ MACERATESE UNA DEI FINALISTI DEL PREMIO NAZIONALE “GIOVEDI’SCIENZA”, CHE DA VISIBILITA’ AL LAVORO DI GIOVANI RICERCATORI E RICERCATRICI ITALIANI CHE CON LA LORO ATTIVITA’ CONTRIBUISCONO ALLO SVILUPPO E ALL’INNOVVAZIONE DEL PAESE.
Chiara Giosuè è la giovane ingegnere della provincia maceratese, selezionata tra i finalisti 2023 del Premio Nazionale “GiovedìScienza”, la competizione scientifica, realizzata da CentroScienza Onlus, che ogni anno dà visibilità al lavoro di giovani ricercatrici e ricercatori italiani che con la loro attività contribuiscono allo sviluppo e all’innovazione nel Paese.
Chiara, laureata in ingegneria edile nel 2012, dottoressa di ricerca in Ingegneria Industriale, curriculum Materiali e ricercatrice presso il dipartimento SIMAU dell’Università Politecnica delle Marche, è stata selezionata tra i 10 finalisti su 80 candidature suddivise tra 53 ricercatrici e 27 ricercatori.
Con la sua ricerca nell’ambito dell’ingegneria della materia, Chiara Giosuè sarà a Torino, il prossimo 23 maggio, alla Sala Conferenze del Museo Egizio, insieme agli altri ricercatori in finale, per raccontare in poco più di 6 minuti il suo progetto.
Chiara ci ha raccontato come è arriva a realizzare una ricerca valutata così importante per lo sviluppo e l’innovazione: “E’ stato un progetto maturato negli anni, che abbraccia più aspetti di quella che è la mia ricerca. E’ l’evoluzione di quello che si fa all’interno di un laboratorio che poi riesce ad essere applicato in più campi ed entità”. La ricerca verte, ci spiega: ”la mia ricerca, in generale, verte sulla valorizzazione e l’ottimizzazione sia di rifiuti, sia di materiali di scarto, all’interno della filiera delle costruzioni, soprattutto all’interno dei materiali da costruzione”. Alla luce dello studio, le abbiamo chiesto quanto può essere utile e Chiara ha sottolineato: “la sostenibilità è dove dobbiamo andare a puntare. Ciascuno, attraverso il proprio contributo, può arrivare a questa sostenibilità e noi cerchiamo, con la nostra ricerca, sia io sia il mio gruppo, lo stiamo facendo cercando di ambire a questo risultato”. Le abbiamo anche chiesto, com’è fare ricerca oggi in Italia e da ricercatrice, cosa si sente di consigliare ai giovani laureati: “Innanzitutto di continuare e riuscire a seguire i propri talenti e le proprie attitudini nel campo più congeniale. Mantenere sempre l’entusiasmo, che può cambiare, scemare o evolvere in qualcosa di più maturo.”
Oltre al vincitore, al quale andrà un premio in denaro del valore di 5.000 euro e l’opportunità di raccontare la propria ricerca al pubblico di GiovedìScienza con una conferenza dedicata nell’edizione 2023/2024, sono previsti altri riconoscimenti e un premio speciale, ma l’aspetto più importante per tutti è la possibilità di divulgare il proprio studio.