Dall’altare alle aule di Tribunale. Rischia di finire a processo il 52enne, due volte sposo, che nel 2018 è convolato a nuove nozze senza prima divorziare. La legge parla chiaro. In Italia, la bigamia è un reato ed è punita con il carcere da uno a cinque anni. L’amore potrebbe ora costare caro all’uomo di origine tunisina, sposato per 25 anni con una donna di Camerano e residente fino al 2017 nel comune dell’anconetano. Dal primo matrimonio, celebrato nel 1992 la coppia aveva avuto anche due figli. Dopo qualche anno la loro storia era entrata in crisi e moglie e marito si erano separati. Senza però mai divorziare. Piccolo particolare che dev’essere sfuggito al 52enne, volato in Tunisia per quella che doveva essere una breve vacanza dalla quale, in realtà non ha mai fatto ritorno. Nella sua terra d’origine, infatti, ha incontrato un nuovo amore e il suo cuore è tornato a battere per un’altra donna. Nel 2018 nozze-bis, in Tunisia. A guastargli la festa ci ha pensato la burocrazia. Quando infatti all’Ufficio di Stato Civile del Comune di Camerano, in cui risulta ancora residente, sono arrivatigli atti del secondo matrimonio, i funzionari si sono accorti che il 52enne risultava già sposato in quel municipio. Così la denuncia per bigamia è partita d’ufficio e il caso è finito davanti al gup di Ancona, Alberto Pallucchini. Il giudice comunque è stato costretto a rinviare l’udienza al prossimo 10 ottobre per mancata notifica all’imputato. L’uomo infatti non si trova. In Italia risulta irreperibile e ora è scattata la caccia in Tunisia. Per il 52enne, tuttavia, i guai non sono finiti perché dell’avvio del processo a suo carico è stata informata l’ex moglie che si è costituita parte civile e ora rivendica un risarcimento si 20 mila euro per danni morali e per il mancato pagamento del mantenimento Del resto i latini ci avevano avvertiti: Dura l(‘)ex sed lex.