Trento spezza la maledizione, la Lube purtroppo abdica. Dopo tre eliminazioni consecutive patite contro Civitanova sempre in semifinale e dopo due precedenti in finale sempre avversi, l’Itas domina gara5 vincendo 3-0 e scuce lo Scudetto ai biancorossi che lo detenevano dal 2019. Il fattore campo è stato mantenuto anche ieri e per i trentini è il quinto scudetto, dopo un’attesa lunga 8 anni. Applausi comunque ad una Lube che è andata oltre ogni aspettativa, riuscendo al primo anno di un nuovo ciclo giovane ad arrivare fino all’ultimo atto. E con rimonte-imprese incredibili nei quarti e poi in semifinale. Purtroppo nella «bella» il servizio, chiave dei successi, non ha funzionato e Yant, vero barometro del team, non ha replicato la prova mostruosa di venerdì ed anzi ha steccato. Primo set. I sestetti sono quelli di gara4, ma l’approccio di Trento è ben diverso, il muro gialloblu (sempre più produttivo nella serie) si fa sentire e favorisce l’8-3. Lorenzetti ferma un’azione nel momento migliore dei suoi e perde un punto, l’interruzione rivitalizza la Lube che con i martelli ricuce fino al 14-13. L’Itas sale di colpi in difesa e ritrova il +4 ma, si sa, Civitanova non muore mai e si riporta in scia. Michieletto non va e pestando pure la linea causa la prima parità a 19. Riecco il muro, due block su Nikolov e Yant, quindi l’ace di Lavia (8 punti) proprio sul cubano indirizzano il parziale 23-19. Il servizio out di Yant dà il set ball, un missile del neoentrato Nelli fa 1-0. Secondo set. Rientra una Lube più solida che stavolta si tiene avanti ma dall’altra parte cresce Michieletto e l’ace del capitano Kaziyski pareggia a 12. Nikolov è il migliore in attacco tra i biancorossi mentre manca Yant e mancano totalmente gli ace, il fattore chiave nelle vittorie Lube. Nikolov tiene a galla i suoi segnando punti molto difficili, tuttavia Michieletto è infuocato e con un altro ace di Kaziyski l’Itas accelera: 22-18. L’ex Podrascanin e poi il muro di Sbertoli sul neoentrato Garcia regalano il 2-0 ai dolomitici. Terzo set. La Lube inserisce Gottardo per Bottolo, Trento tuttavia è assai continua e Michieletto sigla il 13-10. Sul -4 Blengini toglie Nikolov e punta su un opposto e appunto Garcia trova il primo ace della serata per il 17-15. Un muro preso da Gottardo che fatica in attacco, dove non è mai stato impiegato in stagione e un’indecisione di De Cecco sono il segnale della resa: 20-16. Lavia di pipe fa 24-17, Sbertoli di mancino inventa il colpo tricolore, chiudendo la contesa sul 25-19. La Lube si scuce lo scudetto dopo averlo vinto per tre volte di fila. Ma, quella appena conclusa, resta comunque una stagione da 8 in pagella.