Acquasanta Terme: ricostruzione nel vivo, al via 14 interventi per oltre 10 milioni di euro

Da sinistra il vicesindaco Luigi Capriotti, il commissario Guido Castelli, il sindaco Sante Stangoni e il direttore dell'Usr Marco Trovarelli

Quattordici interventi, per una somma complessiva pari a 10 milioni e 705mila euro. E’ quanto si svolgerà, nei prossimi mesi, nel borgo piceno di Acquasanta, a sette anni dal terribile terremoto del 2016, che provocò danni incalcolabili anche in paese, oltre che nella confinante Arquata. A cominciare dal complesso termale, che fino al 1989 comprendeva la piscina e la grotta sudatoria: due strutture in grado di richiamare centinaia di turisti e visitatori da ogni parte d’Italia. Ebbene, proprio il complesso, da anni chiuso ed in stato di abbandono, ha ricevuto un contributo di un milione e mezzo per il completamento dei lavori di restyling partiti da un paio di mesi. Si tratta di una delle opere che hanno trovato copertura nella recente ordinanza commissariale 137, frutto del lavoro sinergico tra la stessa struttura commissariale, Comune e Ufficio Speciale Ricostruzione, per un totale di 13,5 milioni di euro. Dunque, come detto, ad Acquasanta sono previsti 14 interventi per oltre dieci milioni. Oltre a quello sul complesso termale, sono previste la demolizione con annessa ricostruzione dello spogliatoio del campo sportivo comunale (715.000 euro) e la ristrutturazione del muro di contenimento con riqualificazione del percorso pedonale del centro storico (2 milioni e 90mila euro). Miglioramento sismico, poi, per il ponte di Quintodecimo (un milione e 100mila euro) e per il ponte romano sulla strada di Matera (anche in questo caso previsto un milione e 100mila euro). Capitolo cimiteri: in programma ci sono i recuperi per quelli del capoluogo, che beneficerà dell’importo più cospicuo del lotto, vale a dire due milioni e 460mila euro. Poi, interventi anche nelle frazioni di Favalanciata (200.000 euro), San Vito (60.000 euro), Tallacano-Falciano (285.000 euro), Pito-Pomaro (260.000 euro), Arli (430.000 euro), Capodirigo-Peracchia (235.000 euro), San Gregorio (130.000 euro) e Montecalvo (140.000 euro). Insomma, un intero territorio pronto a rifarsi il look, dopo anni di attesa e di sofferenza, con la ricostruzione post sisma che finalmente sta entrando nel vivo.