Caro affitti, il sondaggio degli universitari: “Teramo virtuosa per i costi ma non per i servizi”

La protesta che gli studenti delle università italiane stanno portando avanti sul problema abitativo ha spinto il Consiglio degli studenti dell’Università di Teramo a lanciare un sondaggio sui costi degli affitti e sulla qualità degli alloggi in città.
Da un campione di 832 studenti  è emerso che per uno studente il costo medio per l’affitto è di 196 euro per una stanza singola e di 136 euro circa per una doppia. A Teramo, quindi, rispetto ad altre città universitarie italiane, i prezzi sono sicuramente accessibili.

Dino Mastrocola, Rettore UNITE:”Da questo sondaggio quindi viene fuori che i costi a Teramo nonostante circa un 15% di aumento legato sia al terremoto sia alla pandemia i costi sono contenuti se uniamo questo anche alla sicurezza in generale della della città che è una problematica molto sentita ovviamente insomma i risultati sono lusinghieri. ovviamente chiediamo aiuto alla lì enti locali proprio per intervenire però a questo proposito c’è da dire che l’azienda per il diritto allo studio a disposizione circa 60 posti letto che sono certificati con un accordo con proprietari e ha certificato questi 60 posti letto che hanno delle caratteristiche specifiche e dei costi come dire sicuri, l’altro aspetto che ovviamente una città universitaria deve avere una casa lo studente: Teramo non si era ancora dotata la casa lo studente già durante il rettorato del professor D’Amico noi abbiamo dato in comodato d’uso gratuito il nostro ex rettorato in Viale crucioli 15 del valore di 7/8 milioni di euro sono partiti lavori a fine 2024 il primo lotto dovrebbe essere disponibile e con il completamento che spero arrivi nel 2025 ci dovrebbero essere 200 posti letto””Ovviamente con degli accordi di programma quindi per cercare di calmierare di calmierare gli affitti con i servizi perché ovviamente gli appartamenti meno costosi sono un po’ più decentrati e quindi favorire i servizi soprattutto la mobilità non solo attraverso attraverso l’uso di pullman o di altri mezzi pubblici ma anche promuovendo lo sharing ad esempio anche il bike sharing e però si potrebbe andare anche oltre con accordi tipo con concessionari e quindi case automobilistiche per uno sharing di micro Car elettriche tenuto conto che noi stiamo elettrificando in modo sostenibile ci sono già due colonnine in campus”