Tentato omicidio a Civitaquana: per il giudice Fasciani resta in carcere perché ancora pericoloso

CIVITAQUANA – Il ragazzo merita il carcere, perché c’è il concreto pericolo che commetta altri delitti. Nell’ordinanza di convalida dell’arresto del 24enne di Civitaquana, Nico Fasciani, il Giudice del Tribunale di Pescara Fabrizio Cingolani rimarca la pericolosità sociale.

I fatti risalgono a mercoledì sera, intorno alle 23.00. Il giovane fabbro spara almeno otto colpi di pistola contro la vicina Paola Palma, di 29 anni, e il compagno di lei, che è anche lo zio del ragazzo, Giancarlo Fasciani, 56enne, le cui condizioni sono piuttosto gravi, avendo riportato lesioni serie alle orbite. Entrambi sono ricoverati nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Pescara.

Secondo quanto riferito dalla donna, il giovane è entrato in casa, a Civitaquana, in Contrada Sterpara e Colle Scurcola, ha chiesto di andare in bagno e poi, quando è uscito, ha iniziato a sparare utilizzando una pistola Beretta, calibro 22, che deteneva regolarmente per uso da caccia.

I carabinieri della compagnia di Penne, intervenuti sul posto, hanno fermato e arrestato il ragazzo a cinquanta metri dalla sua abitazione. Il giovane Fabbro ha confessato, ma durante l’interrogatorio di venerdì si è avvalso della facoltà di non rispondere. Da capire il movente. L’unica cosa che Fasciani, incensurato, avrebbe riferito ai Carabinieri è che, nei mesi scorsi, avrebbe acquistato dal 56enne della cocaina.

Descritto da tutti come un bravo ragazzo, è accusato di tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione e di porto abusivo di armi in luogo pubblico.