Ci sarebbe anche la rete informatica degli uffici della giunta regionale tra gli obiettivi di sabotaggio degli hacker protagonisti della guerra informatica che ha già mandato in tilt tre settimane fa il sistema della Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila. La Regione è al lavoro per schermare il sistema e difendere gli obiettivi, che potrebbero essere ancora sotto attacco, e aumentare la sicurezza e tra le precauzioni messe in atto in questi giorni sarebbe anche la sospensione del servizio dello sportello regionale Ambiente, inaccessibile dallo scorso 12 maggio. Un attacco hacker su ampia scala anche se ad avere danni maggiori è stata la Asl aquilana, che ha subito una paralisi quasi totale della sua con ripercussioni sull’attività ospedaliera.
Ieri nel corso della conferenza dei capigruppo è stato affrontato l’argomento ed esposta la situazione ed stata annunciata anche la disponibilità del presidente della Regione Marco Marsilio a riferire sul tema nel prossimo Consiglio regionale del 30 maggio.
Insoddisfatta l’opposizione, con il capogruppo del Pd Silvio Paolucci che attacca: “Intanto siamo delusi perchè abbiamo dovuto attendere quasi un mese per poterci confrontare con il management della Asl e con l’assessore Verì e il direttore alla Salute D’Amario; in secondo luogo abbiamo voluto evidenziare l’assenza do comunicazione verso l’utenza e i cittadini rispetto ai gravi disagi. Occorreva chiarire con forza e da subito quali erano le difficoltà, con quanto tempo quelle difficoltà sarebbero state ripristinate e come sarebbero stati erogati i servizi di lì a quel periodo sufficiente per poterli tornare ad erogare; in secondo luogo vogliamo chiarezza rispetto alla vulnerabilità del nostro sistema del perchè questi disagi hanno attanagliato la Asl dell’Aquila, ma si sono poi diffusi anche sul resto della regione. Perchè con tutte le rassicurazioni che pure ci sono state fornite il dato vero a distanza ormai di un mese è che c’è un enorme disagio da parte di cittadini, pazienti famiglie che non riescono vedere erogato il servizio assistenziale che richiedono”.
Parole dure anche dai Cinquestelle:
“Alla fine abbiamo costretto questa maggioranza a venire a riferire all’interno della conferenza dei capigruppo – dice Giorgio Fedele, consigliere Cinquestelle Abruzzo e questa è la prova di quello che sosteniamo ormai da settimane, il fatto cioè che non c’è alcun ragionevole riserbo da dover tenere e che quello che oggi ci è stato riferito dalla maggioranza, tranquillamente poteva e doveva essere riferito a tutti i cittadini abruzzesi 20 giorni fa. Il quadro che emerge però da questa audizione è tutt’altro che rassicurante sia sul piano delle prestazioni e dell’accesso alle cure dei pazienti in un’intera Asl dove i servizi non sono ancora normalizzati e non sono assolutamente ripartiti come sarebbe stato opportuno e come è necessario, sia sul piano dei dati personali, che sono stati rubati, vera spada di Damocle che pende su tutti i cittadini”.