SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Siccome al telefono non rispondeva più, ai messaggi non sempre e qualcuno era pure stato bloccato, una delegazione di giocatori della Samb si è presentata a Roma dal presidente Roberto Renzi. Per chiedere lumi sui pagamenti (fermi a un acconto di novembre 2022). Ma ancora niente, non se ne parla.
Renzi si sarebbe giustificato per l’ennesima volta brandendo l’esistenza di una trattativa per la cessione del club, dandola per imminente. La voce rimbalza dalla Capitale ormai da mesi. E oscilla tra la famiglia Di Paolo, che gestisce l’Ostiamare (e che continua a smentire, anche perché sarebbe diretta a Trieste) e l’ormai noto Francesco Angelini, i cui problemi con la giustizia però sono altrettanto di dominio pubblico.
Che Renzi abbia un altro asso nella manica? Di sicuro continua a barcamenarsi tra debiti, le quote pignorate da una cooperativa romana per 224mila euro di credito e tutto il resto.
Nelle prossime ore, in ogni caso, altri giocatori rossoblù si dovrebbero presentare alla porta del suo alloggio per battere cassa. Una via crucis. Si tratta di qualcuno dei calciatori più legato a Renzi, ma ormai in rotta, rimasto a dicembre nonostante le proposte di altre società, con la promessa che la Samb avrebbe onorato tutti gli impegni. E invece.