PESCARA – Un detenuto nordafricano, di 40 anni, si è dato fuoco ieri sera (venerdì 26 maggio), nel carcere di Pescara, in segno di protesta. A riferirlo è Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria (Sappe), secondo il quale alla base del gesto ci sarebbe la contestazione per un rapporto disciplinare. L’uomo avrebbe chiesto di parlare con il comandante e quando quest’ultimo è arrivato in reparto, il detenuto si è dato fuoco.
Sul posto è intervenuto il 118. Una volta arrivato all’ospedale di Pescara, le condizioni dell’uomo sono apparse subito gravi. Ragion per cui il detenuto è stato trasportato con l’elicottero nella struttura Grandi ustioni dell’Ospedale di Bari.
Vengono di nuovo portati alla luce i problemi dovuti alla carenza di personale, rispetto al numero dei detenuti.