Dopo i playoff vinti con la Vigor Senigallia, i propositi di mollare tutto e i botta e riposta con la parte più accesa della tifoseria, il presidente del Fano Mario Alessandro Russo è ripartito. E pare più motivato di prima. Intanto ha sistemato l’organigramma, nomando vicepresidente Francesco Pantaleoni, che nell’ultimo torneo aveva ricoperto il ruolo di responsabile del settore giovanile dell’Alma, e soprattutto direttore generale l’imprenditore Carmelo Cogliandro, che avrebbe dato l’input decisivo a Russo per rimettere in moto la macchina organizzativa. E adesso si starebbe muovendo in proprio per allargare la base societaria.
Ma c’è, soprattutto, in casa granata l’idea di farsi trovare pronti per inoltrare domanda di ripescaggio in Serie C. Il Fano sarebbe al terzo posto nella graduatoria della Serie D, dietro ad Alcione Milano e Nardò, una graduatoria che poi dovrà essere intrecciata con possibili Under 23 create dalle squadre di A (ci stanno pensando Atalanta e Sassuolo) e dalle retrocesse dalla C, con criterio dell’alternanza specifico. Ma intanto la volontà di mettersi in fila c’è. Tanto che il Comune avrebbe promesso di completare il restyling dello stadio Mancini, tassello fondamentale per un eventuale ripescaggio e che costò caro nell’estate 2021.
Di sicuro si è messo all’opera anche il direttore sportivo Raffaele Corsale. La prima mossa è l’allenatore. Dopo l’addio di Andrea Mosconi, che si è trasferito al Campobasso, il profilo scelto sarebbe quello di Marco Scorsini, che avrebbe rifiutato la Viterbese, squadra della sua città, per tornare in granata, dove da calciatore ha giocato in Serie C2, nel 1996. Il 53enne tecnico laziale, reduce dall’esperienza sulla panchina dell’Avezzano, pare davvero l’indiziato numero 1 per rimpiazzare Mosconi.