Condannato per diffamazione ma assolto per la diffusione del video della discordia.
E’ questa la decisione adottata dal giudice del Tribunale di Pesaro nei confronti di Umberto Carriera, il ristoratore dissidente e leader del movimento #IoApro, accusato insieme alla compagna Clarissa Rosselli di aver diffamato e diffuso riprese fraudolente durante il blitz delle forze dell’ordine nel suo locale. A denunciarli era stato il capo della squadra mobile, Paolo Badioli. I fatti risalgono alla sera del 15 gennaio 2021 quando Carriera, per protestare contro le limitazioni anti-Covid del governo, aveva deciso di tenere aperto il suo ristorante “La Grande bellezza” di Mombaroccio, in barba ai divieti. Una quindicina di uomini in borghese, guidati da Badioli, si erano presentati nel locale e il loro blitz era stato filmato dalla Rosselli con il suo telefonino. Carriera aveva poi caricato il video sui social scatenando la rabbia di decine di odiatori. Il pm aveva chiesto l’assoluzione per Clarissa Rosselli e la condanna a 6 mesi per Carriera ma il giudice ha condannato Carriera per la diffamazione a 200 euro con pena sospesa e lo ha assolto dall’accusa di aver carpito il video in maniera fraudolenta perché il fatto non sussiste. Assolta da tutte le accuse Clarissa Rosselli. Il giudice ha stabilito il risarcimento di 3000 euro per il poliziotto Paolo Badioli e 500 euro per ogni sindacato, oltre al pagamento delle spese per le costituzioni di parte civile.