Fissati per questo sabato i funerali di Fausto Baldoni, il 63enne vittima di un’aggressione avvenuta il 3 giugno scorso nella sua abitazione. Ad ucciderlo, con ripetuti colpi alla testa inferti con un oggetto contundente, presumibilmente una lampada da camera, sarebbe stata Alessandra Galea, 49 anni, sua coinquilina, fermata dai carabinieri nella stessa serata del 3 giugno. Il Tribunale ha concesso il nullaosta per la restituzione della salma alla famiglia, che è avvenuta giovedì sera. Venerdì è stata allestita la camera ardente presso l’obitorio dell’ospedale di Fabriano (Ancona).
Sabato mattina, alle 8:45, partirà il corteo funebre in direzione della chiesa della Misericordia, frequentata da Baldoni, dove alle 9 si svolgeranno i funerali. Successivamente, la salma sarà cremata e poi tumulata nel cimitero di Santa Maria. Il rito sarà officiato dal parroco, Don Umberto Rotili.
Baldoni fu trovato morto il 3 giugno intorno alle 20. Preoccupata perché il fratello non aveva partecipato a un pranzo di famiglia e non rispondeva alle chiamate sul cellulare, la sorella Rita si recò a casa sua, ma senza ottenere risposta. Decise quindi di allertare i soccorsi, e i vigili del fuoco, forzando la porta d’ingresso, trovarono il corpo nella camera da letto. Dall’autopsia successiva è emerso che l’uomo era deceduto almeno 8-10 ore prima del ritrovamento, quindi nella tarda mattina del sabato 3 giugno.
La 49enne è stata successivamente arrestata con l’accusa di omicidio. Pur essendo coinquilini da due anni, la donna e Baldoni erano solo amici e non avevano una relazione sentimentale. Al momento del rinvenimento del cadavere, la donna non si trovava in casa. Dopo l’arresto, è stata trasferita nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla convivenza. Durante l’interrogatorio di garanzia, ha sostenuto di essersi difesa da un approccio sessuale e di aver respinto Baldoni senza colpirlo alla testa.