ASCOLI PICENO – La Corte di Cassazione ha condannato alla pena di 8 anni 4 mesi e 20 giorni di reclusione Giorgio Giobbi l’ascolano accusato dell’omicidio di Giovanni Albertini avvenuto ad Ascoli Piceno la sera del 18 febbraio 2016 in piazza del Popolo. Per lo stesso fatto sta scontando la condanna definitiva a 12 anni di carcere Danilo Damiano Chirico, ex collaboratore di giustizia. Essendo la sentenza definitiva, la Procura di Firenze ha dato ordine dai carabinieri di arrestare Giobbi e tradurlo in carcere per scontare la pena.
Per l’accusa sia Giobbi che Chirico colpirono a calci la vittima che morì per un’emorragia all’addome causata dalla lesione alla milza. L’autopsia rivelò molte lesioni sul cadavere tra cui costole fratturate, denti saltati. Gli ermellini hanno ridotto di 4 mesi la condanna che la Corte d’Appello di Firenze aveva emesso a settembre 2022 a carico di Giobbi. La Cassazione aveva accolto a novembre 2019 un primo ricorso di Giobbi avverso alla condanna a 11 anni e 7 mesi inflittagli dalla Corte d’Appello di Ancona.
Nel successivo giudizio la Corte d’Appello di Perugia aveva quantificato la nuova pena in 8 anni, 4 mesi e 20 giorni; i legali dell’imputato hanno impugnato anche questo verdetto trovando soddisfazione nella Corte di Cassazione che ha trasmesso gli atti alla Corte d’Appello di Firenze che ha rideterminato la pena aumentandola però di quattro mesi, che oggi sono stati però tolti dalla Cassazione. Contro Giobbi e Chirico c’erano anche le testimonianze raccolte dai carabinieri di Ascoli di soggetti presenti quella sera in Piazza del Popolo e che hanno assistito alle varie fasi dell’episodio testimoniando di aver visto entrambi colpire con calci all’addome la vittima. Al termine della lite Albertini sulle sue gambe si recò a casa della madre dove però morì intorno alle 2.30.