Pesaro – Omicidio Bruzzese, iniziato il processo a carico di Rocco Versace

E’ iniziato davanti alla corte d’assise di Pesaro il processo a carico di Rocco Versace per l’omicidio di Marcello Bruzzese, freddato da una scarica di proiettili il 25 dicembre 2018 davanti alla sua abitazione, in via Bovio, nel cuore del centro storico di Pesaro. Il 57enne calabrese è accusato di omicidio volontario aggravato dal fatto di aver agevolato un’organizzazione di stampo mafioso, in questo caso la cosca calabrese dei Crea, al quale apparteneva Girolamo Biagio, fratello della vittima, prima di diventare collaboratore di giustizia. Versace è stato arrestato dai carabinieri del Ros di Ancona nell’ottobre del 2021 assieme a Francesco Candiloro e Michelangelo Tripodi, condannati entrambi all’ergastolo dal Tribunale di Ancona con il rito abbreviato. Versace per la procura avrebbe avuto un ruolo importante nel pianificare l’omicidio di Bruzzese. L’assise era già iniziata a Pesaro ma i giudici avevano trasmesso gli atti al pm, dichiarando nulla la richiesta di rinvio a giudizio, in quanto era stata presentata ad agosto, e non a settembre. La procura riteneva di poter derogare al periodo di sospensione feriale, mentre per i giudici non era possibile, in quanto la deroga è ammessa per i vincoli associativi, reato non contestato se non come aggravante dell’omicidio. La procura aveva richiesto una proroga dei termini di custodia cautelare per Versace. Richiesta accettata dalla corte, che ha poi prorogato al 4 ottobre prossimo la nuova data di scadenza, per cui l’imputato, rinviato nuovamente a giudizio dal gup del tribunale di Ancona, si trova tuttora in carcere a Reggio Calabria, da dove era collegato durante l’udienza. In aula ci sono stati i primi confronti tra gli avvocati sulle eccezioni e sulle eventuali costituzioni di parte civile. Undici familiari di Marcello Bruzzese si erano costituiti parte civile, con la richiesta di un milione di euro come risarcimento. Il tribunale di Ancona, nella sentenza di condanna all’ergastolo per Candiloro e Tripodi, ha stabilito come risarcimento una provvisionale di 100.000 euro.