Vongolare, nelle Marche resta questo assetto fino a dicembre

(ANSA) - ANCONA, 22 AGO - Pescherecci, reti e nasse a riposo durante il fermo pesca.

Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato una proposta di legge che prevede la proroga di ulteriori sei mesi dell’attuale assetto dei compartimenti di pesca delle vongole, portando così la scadenza a fine dicembre 2023. La proposta, presentata da Andrea Putzu, è stata approvata a maggioranza e apporta modifiche di carattere tecnico ad alcune leggi regionali, coinvolgendo anche il settore ittico.

Durante l’approvazione della dichiarazione d’urgenza del provvedimento, si sono verificati momenti di tensione in aula a causa di problemi tecnici riscontrati nella votazione degli articoli precedenti. Sull’articolo in questione, la maggioranza ha registrato un voto sfavorevole, con soli 15 voti favorevoli rispetto ai 16 richiesti per la maggioranza assoluta. Il presidente Dino Latini ha quindi avviato la procedura di controllo prevista dal regolamento per verificare la situazione e ha constatato che il suo voto mancava probabilmente a causa di un problema tecnico durante la registrazione.

Dopo il controllo, il voto mancante di Latini è stato reinserito e riconosciuto senza procedere a una nuova votazione. Durante il dibattito in aula, le opposizioni hanno sollevato delle critiche sulla questione, ma una volta risolto il problema tecnico e riconosciuto il voto di Latini, la questione si è chiusa.

La proroga dell’assetto dei compartimenti di pesca dei molluschi bivalvi rappresenta una decisione importante per la regione delle Marche, consentendo una continuità nell’organizzazione di questa attività economica. La proposta di legge approvata offre l’opportunità di apportare le necessarie modifiche tecniche alle leggi regionali, garantendo un corretto funzionamento del settore ittico e una gestione adeguata delle risorse naturali.

Ora, con l’approvazione della proroga, si avranno ulteriori sei mesi per valutare e definire le eventuali modifiche necessarie, assicurando così una transizione graduale verso un nuovo assetto, se del caso. Questo rappresenta un momento di riflessione e di confronto per le istituzioni e gli attori coinvolti, allo scopo di trovare le soluzioni più idonee per la gestione sostenibile delle risorse marine e per la tutela dell’ambiente.

È auspicabile che questa decisione possa contribuire a promuovere un equilibrio tra le esigenze economiche e quelle ambientali, garantendo la salvaguardia delle risorse ittiche e la tutela delle attività legate alla pesca. Inoltre, si auspica che vengano adottate misure appropriate per monitorare e controllare l’attività di pesca, in modo da garantire il rispetto delle norme e la salvaguardia degli ecosistemi marini.