E’ stato rilasciato, dopo una settimana di sequestro, Panfilo Colonico, lo chef sulmonese di 49 anni che nei giorni scorsi era stato rapito in Ecuador, all’interno del suo ristorante “Il Sabore mio” a Guayaquil, capitale dello stato del Sud America. A confermare la notizia è stato lo stesso Colonico mettendosi in contatto prima con le forze dell’ordine e poi con alcuni amici della sua città. “Sto bene e mi sta ascoltando la Polizia. Non è stato un film”. Queste le parole che lo stesso chef avrebbe riferito. Barba lunga, canotta nera e bermuda, con il viso provato, ma sorridente, l’uomo è apparso in condizioni pressoché buone, anche se visibilmente sconvolto. Da quanto riferiscono testimoni sarebbe stato lo stesso Colonico a presentarsi davanti alla sua attività a bordo di un taxi. I rapitori lo avrebbero lasciato a un casello. La Polizia sta cercando di ricostruire tutti i particolari della vicenda e sta ascoltando lo chef. Non è chiaro al momento se sia stato pagato un riscatto. Ieri, intanto, erano stati arrestati due dei cinque presunti autori del sequestro. Domenica scorsa era spunta anche un video sul rapimento di Panfilo Colonico. Le telecamere del locale hanno ripreso le fasi del sequestro. Le immagini mostrano due persone a volto scoperto, con i mitra in mano, che entrano nel locale indossando la divisa di polizia. Un terzo, anche lui armato, resta all’esterno con il casco indosso. Pochi secondi e le telecamere riprendono lo chef che viene accompagnato fuori dal ristorante da uno dei sequestratori, senza opporre resistenza. Nel gennaio scorso, lo chef fu anche al centro di un confuso episodio, accompagnato da colpi d’arma da fuoco, riguardante un’auto di sua proprietà. In un messaggio diffuso attraverso i social network, precisò che tante cose sbagliate vennero dette sull’accaduto, confermando che effettivamente si era trattato di un tentativo di furto. Tuttavia fu diffusa anche un’altra versione dei fatti secondo cui il proprietario di un concessionario aveva inviato tre persone a recuperare il veicolo per il quale l’italiano non stava onorando il pagamento. Ora, comunque, la vicenda sembra essere risolta per il meglio, con Colonico che potrà tornare a lavorare nel suo ristorante a Guayaquil.