Non si spegne a Porto Sant’Elpidio il terribile sgomento e il cordoglio per la tragedia avvenuta ieri mattina nella zona industriale San Filippo dove ha perso la vita il 18enne Franco Mazelli, precipitato dal tetto di uno scatolificio. Mentre ci si interroga sull’accaduto e gli inquirenti continuano ad indagare sulla dinamica del fatto con l’ispettorato del Lavoro, intervenuto subito sul posto insieme ai carabinieri ieri mattina, il presidente di A.N.M.I.L. Marche, Marcello Luciani, vede la morte di Franco come l’ennesimo infortunio sul lavoro.
La Procura sta predisponendo l’autopsia sul corpo del ragazzo, nato in Italia da una famiglia di origine albanese, intanto per i coetanei e gli amici è il momento del ricordo, quello di Franco, un ragazzo come tanti, che aveva frequentato il quarto anno all’Istituto Alberghiero del Polo Urbani a Porto Sant’Elpidio, nell’indirizzo Sala e che era gioviale e sempre disponibile con tutti. Ieri sera, gli amici, dopo le prime ore di silenzio in cui si erano chiusi, appena appresa la notizia, si sono ritrovati sulla spiaggia per abbracciarsi, piangere e cercare conforto insieme ed hanno fatto volare in cielo diciotto lanterne cinesi, una per ognuno degli anni dell’amico.
L’ANMIL esprime alla famiglia tutta la vicinanza e si mette a disposizione per il suo ruolo, non potendo fare a meno di vedere nella tragedia di ieri, l’ennesimo fallimento della sicurezza sul lavoro che persegue da sempre, con i dati dei primi quattro mesi del 2023 che non confortano affatto. Si verifica un infortunio ogni 55 secondi e sono 2,2 i morti al giorno sul lavoro.