Ancona, Maraldo: “A Torrette si poteva gestire meglio”

ANTONELLO MARALDO direttore generale Asp Potenza

“La situazione si è chiusa in maniera brusca e repentina, sicuramente si poteva gestire meglio, però come molti amici mi hanno detto – e la realtà lo ha dimostrato – si chiude una porta e si apre un portone. Per cui, sono veramente felice di essere qui. Non dimentico che le Marche sono la mia regione e mando un particolare saluto ed un abbraccio a tutti i marchigiani ed in particolare a quelli con i quali ho avuto una relazione professionale”.

ANCONA – Non la manda a dire il dottor Antonello Maraldo, fino a poche settimane fa direttore amministrativo per sette anni dell’Azienda Ospedaliera universitaria delle Marche ed ora nuovo direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Potenza.

ANTONELLO MARALDO direttore generale Asp Potenza

“Da qualche giorno sono direttore generale della Asp di Potenza, in Basilicata, la più grande delle due aziende territoriali, che conta oltre 350 mila abitanti e svariate attività di tipo prevalentemente distrettuale. Abbiamo quattro ospedali ma che non svolgono attività di degenza per acuti e la nostra mission è quella di sviluppare la rete territoriale in tutte le sue forme: telemedicina e la realizzazione del Pnrr con le 13 case di comunità, i 3 ospedali di comunità e le 4 centrali operative territoriali, nonché contribuire in maniera importante anche all’abbattimento delle liste di attesa”.

Come sua abitudine, il dottor Maraldo ha da subito iniziare a lavorare tantissime ore al giorno ed è molto soddisfatto della scelta e della nuova sfida che lo attendono, dopo i numerosi successi professionali ed umani ottenuti ad Ancona.

ANTONELLO MARALDO direttore generale Asp Potenza

“Ancona è stata l’esperienza professionale più importante della mia vita. Sono stati 7 anni bellissimi con professionisti di altissimo valore, con una struttura ed un apparato amministrativo tecnico logistico altrettanto adeguato.

A Potenza sono stato accolto in maniera estremamente cordiale. Ce la sto mettendo tutta, perché lo sforzo iniziale è quello di entrare nel merito delle tante vicende che hanno già una loro storia e sono particolarmente soddisfatto della scelta fatta”.