Ancona – Endometriosi, approvata la legge a tutela delle donne

ANCONA – Il consiglio Regionale ha approvato la proposta di legge che promuove interventi a tutela delle donne affette da endometriosi. Si tratta di una legge che intercetta la necessità di porre l’attenzione su una malattia dalla sintomatologia invalidante che rende difficili le attività quotidiane basilari.

Il relatore di maggioranza spiega quali interventi prevede la legge.

GIORGIO CANCELLIERI relatore di maggioranza (Lega)

“La costituzione in questa regione di un comitato tecnico scientifico che si possa occupare di questa patologia, la formazione degli operatori sanitari per intervenire il più precocemente possibile, il sostegno alle associazioni di volontariato che si occupano di endometriosi, l’istituzione di un registro elettronico per l’endometriosi nelle Marche, la promozione della consapevolezza alla patologia, l’istituzione della settimana regionale dell’endometriosi, e nella giornata mondiale dell’endometriosi un particolare impegno della regione a promuovere tutte quelle iniziative, atte a fare conoscere la malattia il meglio possibile per metterla poi in terapia”.

Molto soddisfatta anche la consigliera regionale Pd Anna Casini perché le Marche si dotano si dotano di uno strumento legislativo per tutelare le donne affette da endometriosi che nello specifico manifestano dolori premestruali e mestruali molto intensi, dolore durante i rapporti e dolori pelvici diffusi, spesso non controllabili dai comuni farmaci antinfiammatori.

ANNA CASINI relatore di minoranza (Pd)

“Questa è una patologia molto poco conosciuta che colpisce tre milioni di donne in Italia delle quali la metà non è consapevole. E’ quindi molto importante che la prevenzione venga riconosciuta, anche per una questione legata alle prestazioni sanitarie della regione.

Nei contenuti c’è una parte molto importante che riconosce questa malattia come non ancora invalidante, ma dando la possibilità alla giunta di considerarla una malattia invalidante. Cosa che è, non soltanto dal terzo o quarto stadio, ma già prima”.