Omicidio Fossombrone, Marchionni agli inquirenti: “L’ho uccisa perché mi perseguitava”

Covid, 5G e massoneria. Andrea Marchionni era convinto che la cognata lo perseguitasse e che facesse parte di un complotto architettato contro di lui. Per questo l’ha freddata con un colpo di pistola alla testa. Le frasi scritte dal reo confesso dell’omicidio di marina Luzi, delineano una visione distorta della realtà che ha portato Marchionni ad uccidere la cognata. Lo spiega nella lettera consegnata agli inquirenti:

«La massoneria è coinvolta nella vicenda Covid e il vaccino contiene sostanze dannose per la salute, dispositivi elettronici talmente piccoli da non essere visti ad occhio nudo (nanotecnologia)  Marina Luzi assieme ad altre persone hanno operato per contagiarmi e procurarmi danni fisici con questi dispositivi che sono a tutti gli effetti armi biologiche».

Un’esecuzione in piena regola, quella di Marina. Ciò che dichiara Marchionni agli inquirenti che hanno preso al sua confessione fa venire i brividi: «Ho mirato alla testa per non farla soffrire»,. E lo ha ribadito al Gip Francesca D’Orazio del tribunale di Urbino, durante la convalida dell’arresto. L’omicida ha ricostruito nel dettaglio come ha assassinato la 39enne, approfittando del fatto che fosse rientrata in casa mentre il compagno Enrico e la figlioletta di due anni si rinfrescavano nella piscina realizzata nel cortile dell’abitazione: ha preso la pistola ed è sceso al piano di sotto. C’erano le chiavi nella serratura, ha aperto la porta d’ingresso e ha sparato senza dire una parola. Marina non ha avuto nemmeno il tempo di difendersi, provando a scappare: il proiettile l’ha uccisa all’istante. Marchionni ha lasciato la cognata riversa sul corridoio in un lago di sangue, ed è uscito di casa per dirigersi alla caserma dei carabinieri. Mentre stava per salire sull’auto è stato visto dal fratello Enrico, che dopo avere sentito il colpo è entrato in casa per controllare cosa fosse successo. E la scena a cui ha assistito è stata terrificante. Al civico 20 di via Pirandello a Fossombrone, Enrico Marchionni chiedeva disperatamente aiuto per la compagna ferita a morte. Alle 11.40 il fratello Andrea entrava invece nei locali della stazione dei carabinieri con la pistola custodita dentro un pacco utilizzato per le spedizioni confessando l’omicidio. Ora Marchionni parla di complotto su cui si dovrà scavare in attesa del processo. Quel che resta è lo strazio famigliare, ma soprattutto una bimba di soli due anni che per un delitto assurdo è rimasta senza la sua mamma.