Dopo le segnalazioni di aggressioni avvenute lungo la riviera di Vasto a partire dai primi di maggio, è stato istituito un tavolo tecnico per fermare le incursioni del lupo responsabile di tali episodi. In questi giorni, verranno posizionate trappole atraumatiche per catturare l’animale e rimuoverlo dal territorio, al fine di accoglierlo in un’area faunistica autorizzata, come previsto dai protocolli internazionali e autorizzato dal Ministero dell’Ambiente con parere Ispra.
Il tavolo tecnico è formato dal Comune di Vasto, la Regione Abruzzo, l’Ispra, i Carabinieri Forestali del Gruppo di Chieti, la Polizia Provinciale di Chieti, i Servizi Veterinari della Asl Lanciano Vasto Chieti e l’Ente Parco Nazionale della Maiella, esperto nel monitoraggio e nella cattura del lupo.
Nonostante il prossimo avvio della sessione di cattura, gli esperti sottolineano che la risoluzione del caso non sarà immediata a causa delle specifiche caratteristiche dell’animale in questione e del fatto che si manifesta ancora sporadicamente nelle aree urbane. In 157 giorni, sono stati registrati sette episodi di aggressione e nove avvistamenti senza interazioni critiche. Inoltre, l’arrivo dell’imminente periodo ferragostano con un aumento delle presenze turistiche potrebbe influenzare ulteriormente il comportamento degli animali selvatici.
La vera identità dell’animale verrà confermata solo attraverso le analisi genetiche effettuate dopo la cattura, che permetteranno di stabilire se si tratta effettivamente di un lupo, di un incrocio o di un cane di razza simile, come il cane lupo cecoslovacco.
La situazione è monitorata con attenzione da parte delle autorità competenti e degli esperti, e il piano di cattura è eseguito seguendo le linee guida internazionali e il rispetto della fauna selvatica. L’obiettivo è garantire la sicurezza della popolazione locale e dei visitatori, preservando al contempo l’integrità dell’ecosistema e la protezione di queste specie selvatiche che fanno parte del nostro patrimonio naturale.