Spaccio di droga da 10 milioni di euro: dodici arresti tra Piceno e Teramano

Operazione antidroga nel Teramano: venti arresti e sequestro di droga per oltre dieci milioni di euro. In una maxioperazione scattata all’alba, la Polizia ha arrestato sei italiani e sei albanesi coinvolti nel traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata presentata oggi in conferenza stampa dal capo della Squadra Mobile, Roberta Cicchetti, dal Questore Carmine Soriente e dal sostituto procuratore Laura Colica.
Otto dei venti arresti sono stati effettuati in flagranza di reato, mentre gli altri dodici sono stati eseguiti in seguito all’ordinanza emessa dal G.I.P. di Teramo. Tra gli arrestati, otto sono stati rintracciati nel territorio teramano, sei italiani e due albanesi, tre nel territorio ascolano, tutti albanesi, e uno nel ravennate, sempre della stessa nazionalità. Una persona coinvolta nell’operazione risulta ancora latitante, nei cui confronti era già stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’indagine è partita da un sequestro di 16 kg di sostanza stupefacente, del tipo eroina, e 20 grammi di cocaina effettuato a Floriano di Campli, attribuito a un albanese che si era dato alla fuga e che è ancora latitante. L’attività investigativa ha permesso di scoprire che la droga sequestrata era destinata principalmente al mercato della provincia di Teramo e in particolare all’attività di spaccio al dettaglio di cocaina ed eroina nella città di Teramo.
Due teramani, pregiudicati, risultano essere gli abituali “clienti” del latitante albanese, avvalendosi di stretti collaboratori per l’attività di spaccio a Teramo, inclusa la consegna “porta a porta” delle dosi. Durante l’attività investigativa, numerosi scambi di droga sono stati riscontrati, inclusi sequestri amministrativi di stupefacenti a carico di numerosi clienti.
L’indagine ha poi portato all’individuazione di altri soggetti coinvolti nel traffico di droga, inclusi cinque cittadini albanesi residenti a Martinsicuro e a Tortoreto, i quali erano coinvolti nella detenzione di una grande quantità di eroina, sufficiente a produrre circa 100.000 dosi. Questa droga era detenuta in concorso tra l’albanese ancora latitante e un complice residente ad Ascoli Piceno, con l’aiuto di un “corriere” marchigiano. L’operazione antidroga ha permesso di sventare una vasta rete di traffico di sostanze stupefacenti che coinvolgeva italiani e albanesi, segnando un importante successo delle forze dell’ordine nel contrasto al crimine organizzato nel territorio.