Interrogatori di garanzia per Roberta De Berardinis, il fratello Danile e il tarantino Ivan Mele: i tre arrestati venerdì scorso per la rapina a casa dell’imprenditore ascolano Maurizio Borgioni avvenuta il 27 aprile scorso ad opera di due persone che si sono qualificate come appartenenti alla Guardia di Finanza e che invece hanno ripulito la cassaforte dell’uomo.
L’ex moglie della vittima e gli altri due uomini sono chiamati a comparire davanti gip di Ascoli per spiegare la loro posizione: lo faranno in videoconferenza dal carcere di Castrogno, di Marino del Tronto e di Taranto dove i tre sono reclusi.
Le complesse indagini coordinate dalla Procura di Ascoli e portate avanti nel più stretto riserbo dai carabinieri avrebbero consentito di far emergere la responsabilità della moglie di Borgioni che, con la complicità del fratello, avrebbe architettato il colpo per una sorta di vendetta nei confronti del marito che, divorziato di fatto, avrebbe intrapreso un’altra relazione sentimentale.
Il colpo sarebbe stato compiuto dal tarantino insieme con un complice al momento non ancora individuato.
Alla base della decisione del giudice Giusti di arrestare i tre ci sarebbero il pericolo di reiterazione del reato (la rapina), ma anche il sospetto che potessero mettere in atto azioni future a danno dell’incolumità di Borgioni.