ANCONA – Semaforo verde del Consiglio regionale al Piano socio sanitario delle Marche 2023-2025. Dopo che le minoranze hanno abbandonato l’Aula consiliare in segno di protesta, il provvedimento è stato approvato con 21 voti favorevoli e 10 astenuti. “Non credo che questo Piano sia perfetto, ma sicuramente cerca di interpretare il fabbisogno e le esigenze della nostra regione e cerca di dare risposte a criticità che abbiamo ereditato- ha dichiarato il presidente della Regione Francesco Acquaroli – come la mobilità passiva, la disgregazione dei territori, le liste d’attesa e l’impoverimento delle strutture periferiche”. Criticità che il presidente della Regione definisce vere e proprie “emergenze” che, rivolgendosi alle minoranze, si dice pronto ad “affrontare con chi c’è perché è chi c’è che fa la differenza”.
Nel corso della discussione la maggioranza ha ritirato 22 dei 29 emendamenti presentati approvando gli altri sette. Ha proseguito Acquaroli: “Ora inizia il vero lavoro. Dobbiamo mettere in condizione gli operatori di operare al meglio e di raggiungere gli obiettivi prefissati. Abbiamo dato il massimo nella concertazione ma era fondamentale arrivare il prima possibile a questo atto che è il completamento di una riforma- conclude Acquaroli-. Tra gli obiettivi che si pone il potenziamento del sistema di prevenzione, l’ampliamento dei servizi di assistenza territoriale e dell’assistenza ospedaliera, la rimodulazione delle reti cliniche, il recupero della mobilità passiva, il potenziamento dei servizi nelle aree disagiate puntando sulla telemedicina, l’integrazione tra ospedali del territorio, l’appropriatezza delle prestazioni, il governo dei tempi d’attesa per garantire le prestazioni nel più breve tempo possibile e il potenziamento delle infrastrutture a cominciare dai nuovi ospedali”.