106 migranti sbarcati dalla Humanity One: restano nelle Marche

ANCONA – Humanity one ad Ancona: a bordo della nave ong uomini, donne ragazzi e bambini, provenienti da tutti i paesi dell’Africa, per lo più subsahariani, in condizione di salute “relativamente sufficienti, ma molto provati dall’attraversata in mare e in gran parte privi di elementi basici di vestiario come le scarpe”. I migranti sono stati riforniti di abbigliamento e accompagnati al PalaBrasili di Collemarino, fa sapere il Comune di Ancona, per le operazioni di identificazione e gli accertamenti sanitari previsti per legge e quindi indirizzati alle diverse destinazioni stabilite dal Ministero degli Interni. L’operazione è stata condotta dalla Prefettura di Ancona con la direzione tecnica della Questura.
Sul posto – accanto alle funzionarie del Comune- si sono alternati l’assessore comunale Angelo Eliantonio e lo stesso sindaco Daniele Silvetti.


“Anche stavolta stiamo facendo del nostro meglio – sottolinea il sindaco Silvetti – Ancona è città d’asilo e non resta indifferente al dramma vissuto dai migranti, tra i quali diversi bambini e ragazzi, che vengono attenzionati per primi. Ho interpellato il Governo per sottolineare come la città ha già accolto oltre 400 persone in due mesi, distribuite poi sul territorio marchigiano. Sotto il profilo dell’accoglienza – prosegue – nelle strutture che sono oltre misura occupate e disponibili per l’emergenza, Ancona è satura. Non ci sottraiamo a quella che è l’accoglienza, ma ad oggi dal punto di vista numerico e organizzativo, siamo sotto pressione. Ancona sta dando un grande contributo ma non vorrei che ciò fosse interpretato come disponibilità all’infinito”.