COSENZA – Il sabato più nero. Prima la morte della bandiera Carlo Mazzone, poi le tre sberle rimediate a Cosenza (a corredo altrettanti espulsi). L’Ascoli comincia nel peggiore dei modi il suo 27esimo campionato di Serie B. I silani, che già a maggio hanno di fatto estromesso il Picchio dai playoff, adesso rifilano alla squadra di Viali (il grande ex allo stadio San Vito Marulla) una sconfitta bruciante, impiegando una ventina di minuti a indirizzare la partita.
Ascoli in Calabria con il confermato il 4-3-2-1 dell’esordio in Coppa Italia a Verona, ma quattro novità: la prima assoluta in bianconero del portiere Viviano, Quaranta preferito a Simic, Falasco di nuovo titolare dopo essere stato a un passo dall’addio e Rodriguez sulla trequarti. Di là, Caserta si affida all’altro ex, D’Orazio (capitano), e durante il riscaldamento perde Meroni (al suo posto, in panchina, Fontanarosa).
Ascoli col lutto al braccio e tre sostenitori al seguito: gli ultras disertano, in segno di protesta contro la Tessera del tifoso. Dopo un minuto di silenzio in memoria di Mazzone si parte e al 3′ Falasco è già ammonito (fallo duro su Arioli). In avvio molto vivace il calabrese D’Urso, che al 15′ crossa, sponda di Arioli, ma Calò spara lato. Il Var ravvede una deviazione con il braccio di Rodriguez e l’arbitro Fourneau, dopo aver rivisto l’azione al monitor, concede il rigore al Cosenza. Tutino non sbaglia: è il 20′.
L’Ascoli dà segni di vita al 29′, dopo il cooling break: Millico, altro ex della serata, scarica un destro che termine sull’esterno della rete. Al 36′ Falasco stoppa Tutino con un gomito: altro giallo e marchigiani in dieci uomini. Al 41′, dopo una alla persa a metà campo da Adjapong, Fourneau espelle anche Buchel per un fallo su D’Urso lanciato in porta. Viali fa scivolare Masini nel ruolo di terzino e lascia Caligara da solo a centrocampo. Al 48′ l’Ascoli resta addirittura in otto: pugnetto di Forte su Fontanarosa a palla lontana, l’arbitro viene richiamato dal Var ed estrae il terzo cartellino rosso. Non ci sono precedenti in Serie B dopo appena 45 minuti. Nel recupero potrebbe starci anche quello per Zuccon, già ammonito, dopo la trattenuta su Masini, ma Foruneau grazia il calabrese.
Nella ripresa è un altro calvario. Al 54′ il 2-0 del Cosenza: D’Urso per Arioli, destro al volo vincente. Viali toglie Masini e Rodriguez e insirisce Kraja e Mendes. Al 59′ il mancino di Pedro Mendes sfiora l’incrocio dei pali. Ma dopo due minuti ecco il 3-0: Martino per la testa di Mazzocchi, respinta corta di Viviano, tap in del neo entrato Zilli.
Al 74′ potrebbe scapparci il poker, ma Tutino viene fermato dalla traversa. Nel finale, dopo l’infortunio di Cimino il Cosenza, finiti i cambi, resta in dieci. Un dettaglio.
L’Ascoli, sbranato dai Lupi silani, deve mettersi in fretta alle spalle la notte – tremenda – del San Vito Marulla.
Sabato 26 agosto, sempre alle 20.30, seconda trasferta consecutiva, stavolta a Modena.
Di seguito il tabellino di Cosenza-Ascoli 3-0
COSENZA (4-2-3-1): Micai; Martino, Venturi (71′ Cimino), Fontanarosa, D’Orazio; Zuccon (65′ Praszelik), Calò; Arioli (57′ Marras), Mazzocchi (71′ Crespi), D’Urso (57′ Zilli); Tutino. A disp.: Lai, Marson, Sgarbi, Rispoli, Novello. All.: Caserta.
ASCOLI (4-3-2-1): Viviano; Adjapong, Botteghin, Quaranta, Falasco; Caligara (46′ Falzerano), Buchel, Masini (54′ Kraja); Rodriguez (54′ Pedro Mendes), Millico (62′ Giovane); Forte. A disp.: Barosi, Bolletta, Simic, Haveri, Gnahorè, D’Uffizi, Manzari. All.: Viali.
Arbitro: Fourneau di Roma 1.
Var: Aureliano di Bologna.
Reti: 20′ rig. Tutino, 54′ Arioli, 61′ Zilli.
NOTA: espulsi al 36′ Falasco, al 41′ Buchel e al 48′ Forte.
Foto Ascoli Calcio