Monsignor Coccia: “Mazzone maestro di calcio e di onestà”

ASCOLI PICENO – “Carlo è stato un maestro di onestà, di libertà, di laboriosità e ciò ci aiuta nel cammino verso il regno dei cieli. Mazzone è stato un dono per noi tutti e attraverso lui il Signore ci ha fatto capire molte cose”.

Lo ha detto durante il funerale di Carlo Mazzone monsignor Piero Coccia, ascolano, arcivescovo emerito di Pesaro, ex parroco della chiesa del Santissimo Crocifisso a Porta Romana ad Ascoli dove vive la famiglia. “Nella sua lunga carriera di allenatore – ha aggiunto monsignor Coccia, che ha concelebrato i funerali insieme al vescovo di Ascoli, Gianpiero Palmieri – è stato un maestro nel costruire e nel ricostruire calciatori. Il vero fine, però, sta nella sua dimensione umana ispirata all’onestà e alla libertà in un calcio spesso pieno di opportunismi. Carletto non aveva scheletri nell’armadio e il suo modo di essere stato libero e onesto deve essere un esempio per tutti noi”.

“Rigoroso ed esigente, ma anche persona semplice benché questo non voglia dire ingenuo. Ai suoi giocatori amava ricordare che la vita è come il pallone che prima si gonfia e poi si sgonfia: ha insegnato loro che era ed è fondamentale mantenere l’umiltà, concetto fortemente evangelico. Ascoli deve essere eternamente grata a Carlo Mazzone” ha concluso monsignor Coccia.