PORTO SANT’ELPIDIO Gli inquirenti sono riusciti a dare un nome alla donna trovata senza vita all’alba sulla spiaggia di Porto Sant’Elpidio. Si tratta di una 33enne moldava, della quale non sono però state diffuse le generalità, mentre è ancora giallo sulle cause del decesso.
Il rinvenimento del cadavere è avvenuto tramite la segnalazione di alcuni bagnanti che passeggiavano a riva: sul posto, all’altezza del lungomare Faleria, all’incrocio con via Modena sono immediatamente giunti gli operatori del servizio di emergenza sanitaria 118, ma purtroppo ogni sforzo si è rivelato vano poiché la giovane dai capelli lunghi e scuri, era già deceduta e stava in acqua da alcune ore.
Il corpo, non presentava evidenti segni di violenza, ma era vestito solo nella parte superiore, con reggiseno e maglietta, mentre dalla vita in giù era nudo, senza alcun documento.
Di certo i tatuaggi della donna ed i pearcing sul volto sono stati utili agli inquirenti per scoprirne l’identità. La squadra mobile di Fermo è ora al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto: non si esclude nulla, dal gesto volontario, al malore, dall’incidente, fino all’ipotesi dell’omicidio.
Determinante per risalire alle cause e all’ora della morte sarà l’autopsia così come l’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza che sono stati già acquisiti.
Sul posto, appena appresa la notizia, si è recato anche il sindaco Massimiliano Ciarpella insieme all’assessore alla sicurezza Enzo Farina, prima che il cadavere venisse trasferito all’ obitorio dell’ospedale Murri di Fermo, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.