Il Tribunale di Ancona ha recentemente deliberato una misura di confisca definitiva di beni imponenti -tre immobili, un’autovettura e una società- per un valore complessivo di un milione di euro ad un imprenditore marchigiano che vive nelle Marche. La decisione è stata presa dalla Sezione penale dell’Ufficio misure di prevenzione, in composizione collegiale, durante il corso del mese attuale. Questi beni erano stati precedentemente oggetto di un sequestro congiunto condotto dalla Procura di Ancona e dalla Direzione Investigativa Antimafia nel dicembre 2022.
Questa azione di prevenzione è emersa da un complesso processo di indagine condotto dal Centro Operativo di Roma. Gli investigatori hanno scoperto non solo una specifica “pericolosità sociale” associata al soggetto in questione, ma anche una chiara “sproporzione” tra i redditi dichiarati – che, per inciso, risultavano essere minimi, se non del tutto assenti – e l’alto tenore di vita sostenuto in relazione al valore dei beni di sua disponibilità. È evidente che questo tenore di vita sfarzoso è stato alimentato da profitti illeciti di notevole entità.
Il personale della Direzione Investigativa Antimafia ha avviato l’azione con la presentazione all’Autorità Giudiziaria di Ancona di una richiesta di misura di prevenzione patrimoniale, in base agli articoli 1 e 4 del Decreto Legislativo 159/2011. Questo processo ha coinvolto l’analisi delle movimentazioni bancarie delle società dell’imprenditore, seguendo il principio ampiamente riconosciuto del “follow the money”. È emerso che l’imprenditore era stato precedentemente condannato con sentenze definitive per una serie di reati gravi, tra cui rapina, furto, lesioni personali, omicidio preterintenzionale e traffico di stupefacenti.
Va notato che nel corso del 2022, l’imprenditore è stato condannato dalla Corte di Appello di Perugia a una pena di 8 anni di reclusione per rapina aggravata e traffico di stupefacenti. La sentenza è passata in giudicato, confermando l’illecita attività criminale di questo individuo.
La confisca definitiva dei suoi beni rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità imprenditoriale e la ricchezza accumulata illecitamente. Questa azione mira a privare il criminale dei mezzi finanziari che gli permettevano di sostenere uno stile di vita lussuoso ottenuto attraverso attività illegali. Inoltre, dimostra il costante impegno delle autorità nella regione delle Marche per combattere la criminalità e garantire che chi viola la legge sia punito in modo adeguato.